Rassegna Stampa

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L’Isola deve dire addio alla zona bianca: ecco le regole del ritorno in arancione

Fonte: web sardiniapost.it
22 marzo 2021

L’Isola deve dire addio alla zona bianca: ecco le regole del ritorno in arancione

 

I sardi hanno avuto la possibilità di andare a cena fuori, un privilegio unico in Italia, e mentre il settore della ristorazione stava tirando una boccata d’ossigeno, arriva la mazzata della zona arancione. Nell’Isola tornano le autocertificazioni, le chisuure delle 18 e il coprifuoco alle 22. Da lunedì 22 marzo l’aperitivo al tramonto e la cena fuori saranno solo un ricordo: nei bar e nei ristoranti sarà vietato sedersi al tavolo e consumare all’interno, sarà permesso solo il servizio da asporto (per i bar solo fino alle 18). Col doppio salto da zona bianca ad arancione bisognerà ricalibrare le proprie abitudini e fare un salto indietro nel tempo. Per molti si tratta di una mossa inattesa e per altri una possibile evoluzione delle cose, ma per tutti quanti questo brusco stop è un duro colpo dal punto di vista economico. Chiudono di nuovo i musei, ma non cambia niente per teatri, cinema e concerti: questi settori culturali restano sempre chiusi, a prescindere dalle scelte cromatiche del Governo. Non cambia niente neanche per le chiese, nel senso opposto: restano aperte e si potrà continuare ad andare a messa.

 

Ci si dovrà abituare di nuovo alle limitazioni negli spostamenti: si potrà andare in altri Comuni solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. “Per quanto riguarda le visite ad amici o parenti – si legge sul sito del Governo -, in quest’area è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata dello stesso Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione”. Tutte questioni che sembravano ormai alle spalle, ma che tornano di stretta attualità come la possibilità di spostarsi entro un limite di 30 chilometri (senza raggiungere il capoluogo) per chi abita in Comuni con meno di 5.000 abitanti. Ci si potrà comunque spostare da un Comune per “raggiungere le concessionarie di autoveicoli per effettuare assistenza del veicolo, acquistare un veicolo, consegnare un veicolo da rottamare o fare test drive”. Lo stesso vale per chi deve acquistare una cucina, una cameretta o una scrivania di una marca che non è disponibile nel proprio Comune: “Laddove il proprio Comune non disponga di appositi punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, entro tali limiti, che dovranno essere autocertificati“.

Anche per praticare sport si potrà uscire dal proprio territorio: “Sarà possibile recarsi in un altro Comune, dalle 5.00 alle 22.00, per fare attività sportiva solo qualora questa non sia disponibile nel proprio Comune (per esempio, nel caso in cui non ci siano campi da tennis) – si legge nelle spiegazioni sulla zona arancione presenti sul sito del Governo -. Inoltre è possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza”.

M.Z.