Rassegna Stampa

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Cagliari, l'obbligo del mastello singolo per il secco stana altri evasori della Tari

Fonte: www.youtg.net
14 gennaio 2021

    CAGLIARI. Inizia il conto alla rovescia, perché il Comune ha già dato una scadenza: il 24 gennaio. Da quella data in poi non ci sarà più tolleranza per chi ancora non si è adeguato alla nuova modalità del conferimento del secco.

    In particolare i condomini che contano 10 o più appartamenti: dal primo gennaio non devono più buttare i rifiuti indifferenziati nei cassonetti condominiali, ma negli appositi mastelli privati. Ma ancora gli amministratori di condominio non si sono adeguati, almeno non tutti. Così  il sindaco Paolo Truzzu dà un ultimatum. E lo fa anche dopo che molti neanche lo avevano il mastello in casa, e presentandosi negli appositi uffici per ritirarlo, si è scoperto che il 25 per cento di loro era un evasore. Ma tutto sommato i cagliaritani si dimostrano diligenti perché solo il 2,7 per cento ancora continua a sbagliare. La plastica sporca spesso si butta nel secco, invece deve essere conferita nel bidone della plastica. O ancora, il cartone sporco della pizza va nel bidone della carta, e non nell’indifferenziata.

    "Oggi la raccolta differenziata è arrivata al 69,74 per cento”, spiega Truzzu, “nel 2018 era al 38, una situazione fuori controllo, figlia di scelte politiche errate”. E nonostante le polemiche che fioccano per il timore che i mastelli possano invadere le strade cittadine, arrivano le rassicurazioni: “Il concetto è che è un sistema di calcolo della tari equo, oggi assolutamente iniquo, i cagliaritani godranno di un sistema più giusto: se differenzi meglio, risparmi”. E per alleggerire le tasche bisogna esporre un minimo di 26 sacchetti, massimo 52, altrimenti niente risparmi, si pagherà come prima.