Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Prezzi, il tempo si è fermato a vantaggio dei consumatori

Fonte: La Nuova Sardegna
2 ottobre 2009

VENERDÌ, 02 OTTOBRE 2009

Pagina 1 - Cagliari

Il rischio di ritrovarsi coi negozi vuoti funziona da calmiere per tutti





L’abbigliamento e le calzature senza sorprese

CAGLIARI. Ed ecco un’altra angolatura della crisi: i prezzi. L’avvento dell’euro ha stravolto il potere d’acquisto delle famiglie, ma la crisi ha agìto e i prezzi si sono fermati. La carne di vitello da anni costa tra i 12 e i 14 euro al chilo, scarpe e vestiti hanno i prezzi fermi a un anno fa.
La rilevazione dei prezzi condotta ogni mese dall’Istat segnala un settembre sorprendente: nessuna brutta sorpresa su abbigliamento e calzature, i libri che negli anni scorsi hanno subìto impennate quest’anno hanno presentato poche variazioni. Cambia il prezzo degli ortaggi e della frutta, effetto delle migliorie tecnologiche dell’agricoltura che tiene i prodotti sul mercato tutto l’anno, cancellando di fatto le stagioni. Per i commercianti il fenomeno non è misterioso: è una scelta che parte dalle case produttrici quello di tenere i prezzi a cifre note perché i consumi non possono calare ulteriormente senza che il sistema ne risenta pesantemente. Gli aumenti esorbitanti ci sono già stati, ora bisogna riportare il sistema in acque tranquille. Un suggerimento sulla calma è arrivato indirettamente anche dalla possibilità di presentare le denunce dei redditi entro il 30 settembre e non più entro giugno-luglio come gli anni scorsi. L’effetto che questo avrebbe prodotto su parte della clientela ha convinto i commercianti a fare uno sforzo. Fuori dal discorso sono i franchising, che hanno per definizione i prezzi imposti: da questi si capisce che la scelta è generale e non soltanto cagliaritano. Un calmiere positivo si registra anche in un altro genere di prezzi: quello sulla ricettività. I pacchetti week end a prezzi di tipo continentale hanno portato in città un gran numero di turisti attirati dalla combinazione volo low cost-pernottamento conveniente. La scelta, altrove fatta già da anni con risultati sorprendenti, ha premiato anche la rete degli albergatori ma soprattutto dei b&b che in città si sono moltiplicati. La ristorazione resta ancora livellata verso l’alto: qualità e convenienza non sempre si incontrano, bisogna ancora lavorare su questo. I menù turistici con i prezzi adeguati correggono la realtà locale: quasi tutti i ristoranti li propongono e la qualità è apprezzata dagli avventori. Il discorso cambia sempre quando si mangia alla carta. Ma c’è tempo per migliorare.