Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Assegni familiari, limiti meno severi: l'Inps ha aggiornato i livelli di reddito

Fonte: L'Unione Sarda
30 settembre 2009

L'aumento è del 3,2% ed è in corso dal primo luglio. Interessati i lavoratori dipendenti e i pensionati 



L'Inps ha aggiornato i limiti di reddito per poter ricevere l'assegno familiare in base all'indice dei prezzi al consumo, facendo crescere la platea degli aventi diritto. Interessati dalla normativa i lavoratori dipendenti e i pensionati.
Aggiornati i limiti di reddito per l'assegno familiare. In piena stagione estiva l'Istituto per la previdenza sociale con una circolare ha comunicato i nuovi limiti di reddito per la concessione dell'assegno familiare per il periodo che va dal primo luglio 2009 al 30 giugno 2010. La variazione, calcolata dall'Istat, ha determinato un aumento del 3,2% incrementando quindi gli importi del 2008 con un conseguente allargamento del numero degli aventi diritto. Interessate le categorie di lavoratori del settore pubblico e privato coperti sia dall'assicurazione generale obbligatoria dei dipendenti sia i pensionati. Recentemente gli assegni familiari sono stati estesi ai lavoratori iscritti alla gestione separata.
IL NUCLEO FAMILIARE Per il diritto all'assegno familiare è interessato il nucleo composto dal lavoratore dipendente, dal coniuge non legalmente ed effettivamente separato e dai figli minorenni o inabili. Anche i figli studenti e apprendisti che non superano il ventiseiesimo anno d'età fanno parte del nucleo familiare. In questo caso l'importo dell'assegno sarà più elevato se i figli interessati hanno un età tra i 18 e 21 anni e se nel nucleo convivono almeno 4 figli.
Per i nuclei familiari ove è intervenuta la separazione dei coniugi, la legge prevede, per tutelare l'interesse dei figli, che gli stessi vengano affidati in via prioritaria a entrambi i genitori. Ovviamente la richiesta può essere inoltrata soltanto da uno dei due, d'intesa con l'altro. Se non c'è accordo la prestazione dovrà essere pagata al genitore con il quale il figlio risulta convivente.
IL CASO Una famiglia con due figli e un reddito annuo di 25.000 euro può ad esempio contare su un assegno di 134,83 euro al mese, che diventano 265,72 euro se i figlia sono tre. Se invece un nucleo dispone di 40.000 euro avrà diritto, rispettivamente, a 72,68 o a 158,17 euro al mese a seconda che vi siano due o tre figli minorenni.
I REDDITI Per la concessione dell'assegno familiare si considera la somma dei redditi conseguiti da tutti i componenti del nucleo familiare nell'anno solare precedente il primo luglio di ciascun anno. Pertanto per il periodo che va dal primo luglio 2009 al 30 giugno 2010 si considereranno i redditi conseguiti nel 2008. Inoltre, l'assegno viene concesso solo a condizione che lo stesso reddito sia formato per almeno il 70 per cento da lavoro dipendente e da pensione. Dall'importo del reddito familiare sono esclusi i redditi conseguiti per il trattamento di fine rapporto lavoro, le rendite vitalizie pagate dall'Inail, le pensioni di guerra e le indennità di accompagnamento per gli invalidi, i cechi parziali, i sordomuti e i minori mutilati e invalidi civili e le pensioni tabellari dei militari di leva colpiti da infortunio.
PART-TIME Ai lavoratori part-time l'assegno viene riconosciuto con modalità diverse a seconda del numero di ore lavorate durante la settimana. Per 24 ore di lavoro settimanale, l'assegno spetta interamente per sei giorni a settimana, compreso il sabato, in caso di settimana corta. In linea di massima, l'assegno familiare viene pagato per conto dell'Inps dal datore di lavoro. Ai pensionati, ai lavoratori domestici e ai collaboratori lo stesso assegno viene pagato dallo stesso ente a richiesta degli interessati. L'importo, invece, viene determinato in base ai componenti il nucleo familiare e al reddito percepito dallo stesso. Consultando la circolare Inps 81/2009, si troveranno riportate tutte le tabelle in base alla diversa composizione e del relativo reddito.

30/09/2009