Rassegna Stampa

web sardiniapost.it

Nuovo lockdown, la decisione è presa: Solinas chiuderà l’Isola per 15 giorni

Fonte: web sardiniapost.it
23 ottobre 2020

Nuovo lockdown, la decisione è presa: Solinas chiuderà l’Isola per 15 giorni
 


Tutto come previsto, perché l’emergenza negli ospedale è grave. Molto grave. Il presidente della Regione, Christian Solinas, è pronto a chiudere l’Isola per quindici giorni. Adesso si parla di “stop&go” anziché di “lockdown“, ma la sostanza non cambia: per due settimane i sardi dovranno stare a casa e le attività commerciali saranno ridotte al minimo. Questa è l’ipotesi più probabile. La nuova ordinanza è attesa tra domani e sabato.

Per chi vive nell’Isola è certamente una doccia fredda, la misura che il governatore si appresta a varare. Anche perché Solinas è settimane che non si vede in giro. Di recente ha fatto spedire all’Ufficio stampa un comunicato per la morte della collega calabrese, Iole Santelli. Ma mai un accenno alla gravità della questione sarda. Lo stesso ha fatto l’assessore alla Sanità, Mario Nieddu, che continua a ripetere che va tutto bene. Invece adesso è arrivata la decisione del nuovo lockdown, segno che la realtà è totalmente diversa da come ha fatto credere Solinas col suo silenzio e da come ha millantato Nieddu finora.

Con l’ordinanza di chiusura che Solinas firmerà entro sabato si proveranno a scongiurare drammatici scenari. I 152 posti di terapia intensiva che si contano in Sardegna sono occupati per il 23,7 per cento da pazienti Covid. Gli esperti suggeriscono di non superare la soglia del 30 per cento. Diversamente si rischia davvero di non poter curare tutti i sardi, di fatto facendo morire le persone. Diversamente si rischia di non poter assistere chi ha un infarto o un ferito grave in un qualche incidente stradale.

La decisione sul nuovo lockdonw è arrivata al termine della riunione che Solinas ha convocato con i capigruppo del Consiglio regionale. Da quando è scoppiata la pandemia, lo scorso marzo, è la prima volta in assoluto che Solinas ha deciso di sentire anche l’opposizione. E l’ha fatto col chiaro intendo di scaricare anche sul centrosinistra la responsabilità della decisione. Ma la minoranza è totalmente incolpevole, così come i sardi accusati ingiustamente da Solinas di aver “abbassato la guardia”. In quello stesso comunicato spedito ieri alle 17,27, Solinas ha parlato di “emergenza governata in modo ordinato ed efficace”. Invece oggi l’annuncio del nuovo lockdown.

L’Isola va verso la chiusura totale per la mancata programmazione della sanità nei mesi estivi: la Giunta di centrodestra non si è attrezzata per affrontare la seconda ondata. Una recrudescenza della pandemia che hanno previsto gli scienziati, ma non Flavio Briatore, il consulente ombra di Solinas in fatto di turismo. Stando a quanto riporta l’Ansa, le ipotesi di blocco sono due: un lockdown vero e proprio, come quello di marzo, o un coprifuoco, come si sta applicando già in alcune regioni d’Italia. Pare che il Comitato scientifico abbia suggerito al presidente di adottare la misura più rigorosa. Quindi dovrebbe scattare l’obbligo di restare a casa sempre. Saranno ammesse le uscite solo per ragioni di lavoro e di salute. Sicura anche la chiusura di porti e aeroporti.

Quanto la situazione si è fatta grave, si è capito dal traffico di ambulanze che si sono contate in questi giorni al Santissima Trinità di Cagliari, il polo di riferimento nell’Isola per la cura del Covid-19. Ieri, alle 18, i mezzi del 118 fermi nel parcheggio erano diciassette. Tutti con i malati dentro, perché non ci sono posti letto per i ricoverati. Tanto che gli equipaggi si stanno dando il cambio all’ospedale e sono costretti a bivaccare fuori dalle ambulanze per tutta la notte.

Da gestire ci sono anche le elezioni, previste questo week-end. Ipotizzare l’annullamento del voto sembra un’ipotesi remota, per una questione di costi prima di tutto. Di certo il presidente della Regione deve gestire i malumori sicuri dei sindaci che si sono schierati contro il decreto anti-Covid del Governo di Giuseppe Conte. Su tutti il primo cittadino di Cagliari, Paolo Truzzu, e quello di Olbia, Settimo Nizzi. Che si sono detti contrati alle misure che Pd e M5s non escludevano di attuare. Ma adesso è l’alleato Solinas che le sta varando.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)