Rassegna Stampa

web Vistanet Cagliari

Cagliari, troppo rumore in centro: Truzzu anticipa gli orari invernali della movida

Fonte: web Vistanet Cagliari
1 ottobre 2020

Cagliari, troppo rumore in centro: Truzzu anticipa gli orari invernali della movida

Un provvedimento d'urgenza che equipara il periodo dal 5 al 15 ottobre a quello invernale in vigore dal 16 ottobre al 15 maggio e che già prevede queste limitazioni nel regolamento comunale.


  
Il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu ha firmato un’ordinanza che impone la cessazione dell’attività di ristoro all’aperto nelle concessioni presenti a partire dall’1 dalla domenica al giovedì, dalle 2 il venerdì e il sabato.

Un provvedimento d’urgenza che equipara il periodo dal 5 al 15 ottobre a quello invernale in vigore dal 16 ottobre al 15 maggio e che già prevede queste limitazioni nel regolamento comunale.

Queste le disposizioni contenute nell’ordinanza:

«Con decorrenza dal 5 ottobre 2020 e sino al 15 ottobre 2020, ai pubblici esercizi titolari di concessione di suolo pubblico per l’esercizio dell’attività di ristoro all’aperto e agli artigiani del settore alimentare, la cessazione dell’utilizzo della concessione alle ore 01:00 in tutti i giorni della settimana, con l’eccezione dei venerdì, sabati e di tutti i pre-festivi nei quali l’orario finale è fissato alle ore 02:00. Successivamente a tale data trovano applicazione gli orari fissati dalla deliberazione di Giunta comunale n. 78 del 15/05/2017. Durante la vigenza della presente ordinanza, gli orari massimi di esercizio delle concessioni di suolo rideterminati con la stessa si sostituiscono agli orari indicati negli atti di concessione. La violazione della presente ordinanza comporta l’applicazione della sanzione prevista dal vigente regolamento per la concessione del suolo pubblico per l’esercizio dell’attività di ristoro all’aperto, a servizio di attività commerciali e artigianali e per attività occasionali, approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 72 del 22/05/2018 e successive revisioni e integrazioni».

Una decisione scaturita – si legge nell’ordinanza – dal fatto che «i casi segnalati soprattutto nel centro storico, consentono di ricondurre il superamento dei limiti acustici anche all’esercizio delle attività economiche e all’uso del suolo pubblico per l’esercizio delle attività di ristoro all’aperto e attività artigianali del settore alimentare, quando le stesse sono svolte in orario serale o notturno».