Rassegna Stampa

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Acqua cristallina, cale o lunghi arenili: così il mare della Sardegna resta al top

Fonte: web sardiniapost.it
27 agosto 2020

Acqua cristallina, cale o lunghi arenili: così il mare della Sardegna resta al top


Parte da un riconoscimento questo viaggio ideale attraverso il mare e i quasi 1.900 chilometri di costa che fanno della Sardegna la prima della classe in Italia. Sono le quattordici Bandiere blu assegnate nel 2020 all’Isola dalla Fee, Foundation for Environmental Education, per le acque più pulite e il rispetto dell’ambiente. Riconoscimenti che insieme agli altri che ogni estate arrivano da altre organizzazioni, confermano anche la qualità dei servizi.

Le bandiere blu sono sparse per tutta l’Isola – otto nel sassarese e in Gallura (Badesi, Trinità d’Agultu-Vignola, Santa Teresa, La Maddalena, Palau, Castelsardo, Sorso e Porto Ferro); una a Oristano (Torre Grande); una nel nuorese (Tortolì-Barisardo); quattro nel sud Sardegna (Mare Pintau, il Poetto di Quartu, Porto Tramatzu, la spiaggia di Maladroxia a Sant’Antioco) e per gli approdi Cala Gavetta, alla Maddalena – ma l’Isola ha un numero infinito di località di mare altrettanto incontaminate e mozzafiato.

La prima delle due puntate sul mare dell’Isola parte da Bosa e, dividendo idealmente a metà la Sardegna, attraversa tutto il Nord fino ad arrivare alla costa orientale del Golfo di Orosei.
Si comincia dal mare che sta di fronte all’unica città di fiume della Sardegna: Bosa. E lungo la strada costiera che collega il suggestivo borgo ad Alghero, città dalle influenze catalane, si attraversano 40 chilometri di scenari naturali dove si rincorrono riservate scogliere levigate e cale poco frequentate, come s’Abba Druche, Compoltitu e sos Puppos.

E poi le spiagge di Alghero, dalle Bombarde a Maria Pia, con le scogliere di Porto Conte e le Grotte di Nettuno. E Porto Torres con di fronte l’isola più selvaggia dell’Asinara, insieme al borgo antico e suggestivo di Castelsardo con le sue scogliere e spiagge. Da qui alla Costa Paradiso il tragitto è breve. Il territorio costiero del Comune di Trinità d’Agultu e Vignola, in Gallura, arriva sino a Santa Teresa, una delle perle della costa settentrionale dell’isola. Da questa costa parte un susseguirsi continuo di insenature, fiordi e piscine naturali dove l’acqua del mare si colora di tante incredibili sfumature, tra il verde smeraldo e l’azzurro più intenso.

E si arriva a Palau e Arzachena, che mettono sul piatto un mare da favola, servizi turistici d’eccellenza e una nota di mondanità. Sono i luoghi della Sardegna più battuta, oltre che più fascinosa: le fantastiche scogliere di granito di Cala Grande – Valle della Luna, il bizzarro monumento della roccia dell’Orso, l’isola dei Gabbiani parco giochi dei surfisti, gli ‘ombrelloni’ di ginepro che crescono indisturbati sulla spiaggia di Capriccioli, quella del Principe o Romazzino.

Discorso a parte per l’Arcipelago de La Maddalena, sorella maggiore di circa 60 tra isole e isolotti che lo compongono, protetto dal parco nazionale istituito nel 1994. Cala Francese, Punta Tegge, Cala Lunga, Spalmatore sono le spiagge più belle, insieme a quelle di tutte le isole che la circondano, compreso Budelli, Santa Maria o Caprera.

Lasciata la Costa Smeralda in discesa verso Nuoro non mancano meraviglie assolute come le spiagge di Budoni e San Teodoro, con Lu Impostu e Cala Brandinchi (nella foto) a fare da padrone. E giù fino alla Baronia che tra Siniscola e Orosei si divide paradisi incontaminati come Bidderosa, Berchida, Capo Comino e San Giovanni a Posada.

Biriola, Goloritzé, Mariolu, Sisine e Cala Luna, sono invece le iconiche cale che dal mare si incontrano arrivando a Dorgali.

Segue 2° puntata

Contenuto realizzato in collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna , Assessorato del Turismo , Artigianato e Commercio

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