Rassegna Stampa

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Sei province e ritorno alle vecchie Asl, sulle riforme voto in pieno agosto

Fonte: web sardiniapost.it
4 agosto 2020

Sei province e ritorno alle vecchie Asl, sulle riforme voto in pieno agosto

Ci sono buone possibilità che la riforma che ripristina le vecchie otto Asl arrivi in Consiglio regionale già questo giovedì 6 agosto. Decisiva sarà la conferenza dei capigruppo in programma domani. L’opposizione ha la possibilità di chiedere i dieci giorni previsti da regolamento per la relazione di minoranza: se facesse ricorso a questa prerogativa l’approdo tra i banchi del Consiglio non potrebbe avvenire prima di lunedì 10 agosto con la maggioranza che ha già annunciato sedute a oltranza fino al 13 per approvare il disegno di legge di 49 articoli. Col rischio concreto di dover proseguire nei giorni immediatamente successivi ai tre di chiusura del Palazzo (14, 15, 16). Per evitare quest’eventualità domani gli schieramenti dovrebbero accordarsi per l’ingresso il 6.

Nel dibattito verranno al pettine alcuni nodi tutti interni al centrodestra, in particolare quello sullo scorporo dal Brotzu del Microcitemico e dell’oncologico di Cagliari che entrerebbero nell’orbita della Asl 8. Questa è la soluzione attualmente nella legge, voluta dall’Udc, ma che vede contrari i Riformatori. Inoltre, il partito di Michele Cossa ha scritto una serie di emendamenti sulla telemedicina ritirati in commissione ma che ripresenterà in Aula e sui quali intende avere garanzie.

È un’ipotesi remota, ma se l’iter della Sanità dovesse essere più veloce del previsto, la maggioranza potrebbe provare a introdurre la riforma che porta a sei le Province (Gallura, Nuoro, Oristano, Ogliastra, Medio Campidano e Sulcis-Iglesiente) e a due le città metropolitane (Cagliari e Sassari). La commissione Autonomia sta ancora lavorando sul testo unificato, centrodestra e opposizione infatti stanno cercando di approfondire a quattro mani alcuni temi: un referendum per i Comuni confinanti che deciderebbero così dove stare, la questione Sud Sardegna, provincia che scomparirà con l’istituzione del Medio Campidano, l’allargamento della città metropolitana, e le norme finanziarie. Questo lavoro è alle battute finali e domani il parlamentino presieduto da Pierluigi Saiu dovrebbe approvare il testo finale. Ottenuto il parere finanziario della terza commissione e quello del Cal (Consiglio autonomie locali) la legge potrà entrare in Aula.