Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sì allo stadio, anche senza gli Europei

Fonte: L'Unione Sarda
22 settembre 2009

Ieri l'audizione in commissione Sport: «Piano di riqualificazione complessiva dell'area, i parcheggi saranno interrati»

Il sindaco: «La società presenti il progetto definitivo»

Lunedì, in Comune, vertice con la Federazione sui criteri per la candidatura a ospitare la rassegna continentale del 2016. Ma da Floris è arrivato anche un messaggio chiaro alla società: «Faccia presto».
«La decisione è ormai presa: anche se all'Italia non venissero assegnati i campionati europei del 2016 o Cagliari non dovesse essere tra le città prescelte, quella del nuovo stadio è un'esigenza non più rinviabile. Si deve fare. E in tempi brevi». Così il sindaco Emilio Floris ieri mattina, durante l'audizione in commissione Sport. Anche se non sono tutte rose e fiori. «Questo non significa che non ci siano dei passaggi formali che devono essere percorsi interamente - ha chiarito - personalmente posso anche essere d'accordo per uno stadio interamente nuovo e gestito dai privati. Ma sono il sindaco e ho il dovere di analizzare la questione a 360 gradi. Aspetto di ricevere una proposta formale dalla società Cagliari calcio, con un progetto definitivo e un numero di protocollo nella pratica. Così come aspetto di leggere la relazione della commissione tecnica del Comune incaricata di esaminare il dossier-stadio e di sentire direttamente quelle che sono le richieste di Uefa e Figc».
LA FEDERAZIONE Per quest'ultima esigenza non ci sarà da attendere tanto: lunedì prossimo, infatti, una delegazione della Federazione (guidata dal dirigente Michele Uva) sarà in città per incontrare i rappresentanti dell'amministrazione. Al comitato promotore della candidatura italiana all'organizzazione degli Europei 2016 spetterà esporre i criteri che porteranno alla scelta degli stadi. Criteri già presentati nel corso del workshop svoltosi nei giorni scorsi a Roma, durante il quale era emersa la necessità (nel caso di Cagliari) di procedere alla costruzione di uno stadio nuovo, essendo la ristrutturazione dell'attuale eccessivamente onerosa.
IL QUARTIERE Il sindaco, rispondendo alle domande del presidente Stefano Schirru e del consigliere Francesco Fiori, ha chiarito che la questione-stadio va inserita in un contesto più ampio di riqualificazione del quartiere: «Posto che l'ipotesi di realizzare a Sant'Elia il museo del Betile è ormai irrimediabilmente tramontata - ha detto il sindaco - l'intenzione di far crescere quella zona, ricongiungendola con Cagliari, è sempre prioritaria. Pensiamo di valorizzare l'area che la Regione ormai più di dieci anni fa concesse in uso all'ex bomber rossoblù Gigi Riva (circa quattro ettari, verso il canale e la zona di Monte Mixi) per la realizzazione di strutture sportive da destinare ai giovani. E di proporre un utilizzo degli attuali parcheggi dello stadio (l'amministrazione preferirebbe che venissero realizzati in uno spazio interrato) come grande polmone verde».
I COMMISSARI Raccogliendo le sollecitazioni arrivate da altri commissari (Efisio Pireddu, Claudio Tumatis, Raffaele Bistrussu, Gialeto Floris), il primo cittadino ha messo sul tavolo anche altre proposte: «È chiaro che avremo le idee molto più chiare dopo aver esaminato la relazione della commissione tecnica e il progetto definitivo del Cagliari calcio - ha detto - ma tra le tante idee che penso di proporre ad eventuali interlocutori c'è anche quello di realizzare nella zona del Sant'Elia anche il nuovo Palazzetto dello sport, per il quale abbiamo già disponibili i fondi. Questo ci consentirebbe, ad esempio, di realizzare parcheggi sotterranei che potrebbero essere utilizzati sia dagli spettatori del calcio che da quelli della pallacanestro».
SERIE A DA SALVAGUARDARE Il suo intervento di chiusura il primo cittadino l'ha riservato all'importanza, per la città e l'intera Sardegna, di poter contare su una squadra nel massimo campionato di calcio: «È per questo che io, pur rispettando leggi e regolamenti, intendo far tutto quello che è in mio potere per creare le condizioni migliori affinché questo stato di cose possa preservarsi per molti anni ancora - ha detto - questo esclusivamente nell'interesse della nostra comunità, visto che non posso certo essere sospettato di voler favorire gli interessi privati dell'attuale proprietario». Con riferimento, non troppo nascosto ai contrasti che hanno diviso Floris e Cellino negli ultimi anni. Ancora una settimana di interrogativi, quindi. Già il 29 settembre sarà tempo di decisioni definitive.
ANTHONY MURONI

22/09/2009