Rassegna Stampa

Il Sardegna

Un minimiracolo in una scuola cagliaritana

Fonte: Il Sardegna
21 settembre 2009

Piccola città

Claudio Cugusi
Nei giorni della riforma che non riforma ma licenzia, positivi segnali arrivano per fortuna dalla scuola cagliaritana. In via Caboni, trecentocinquanta bambini delle elementari sono tornati in classe e hanno trovato un istituto all'altezza dei loro bisogni. In un anno appena la scuola dedicata al poeta Montanaru è stata ristrutturata a spese del Comune: un piccolo miracolo in una città dove la riparazione delle case popolari di via Podgora è in corso da trenta mesi e dove le voragini si aprono ogni tre per due. In via Caboni, invece, la mano dei muratori ha toccato anche la palestra e il campo sportivo: tutto nuovo, tutto perfetto. Sabato scorso, senza squilli di tromba, con una sobrietà che di questi tempi andrebbe rivalutata, la piccola festa di inaugurazione e il passaggio di consegne tra i direttori: Giovanni Mazziotti va via, arriva Francesco Manconi. I disagi non sono mancati, certo. Ma era necessario per un istituto modello: al Montanaru, come in altre elementari della città, oltre all'italiano i bambini imparano sardo e inglese grazie a insegnanti che ancora credono nella scuola pubblica. Peccato che la scuola pubblica non creda tanto in loro: solo un miracolo nella composizione delle classi ha sventato i danni legati ai tagli della Gelmini. Festeggiamo, dunque, dove possiamo. Non dappertutto: per il governo amico la Sardegna è un posto qualunque. E la sorte delle scuole di tanti piccoli comuni sardi non sarà certo felice come quella di via Caboni. *Giornalista