Rassegna Stampa

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Truzzu: "L'11 maggio? Vorrei riaprire quante più attività possibili, ma servono certezze"

Fonte: www.youtg.net
5 maggio 2020

Truzzu: "L'11 maggio? Vorrei riaprire quante più attività possibili, ma servono certezze"


CAGLIARI. "L’11 maggio io vorrei riaprire quante più attività possibili. Lo dico perché è arrivato il momento di riaccendere le nostre comunità. Ma per farlo devo anche essere sicuro di non scivolare dalla padella alla brace. Devo avere la ragionevole probabilità di non mettere a rischio la sicurezza dei miei concittadini". Inizia così l'ultimo post del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu sul suo profilo Facebook, in risposta alle tante richieste di chiarimenti di imprenditori, speranzosi di un ritorno alla normalità - anche nel capoluogo - già fra una settimana. L'ordinanza del presidente della Regione Christian Solinas, infatti, prevede che siano i sindaci a decidere se riaprire o meno attività come quelle dei parrucchieri e delle estetiste, in base all'indice di trasmissibilità del contagio.

"Sono felice che la Regione abbia dato a noi sindaci tale responsabilità - continua Truzzu - e abbia individuato un elemento su cui basare le nostre ordinanze: l’indice di trasmissibilità (o di contagio) nel proprio Comune, il famoso Rt. Se è inferiore a 0,5 si può riaprire".

Ma Truzzu aggiunge tre condizioni, a suo avviso, indispensabili per poter prendere una decisione: "1. L’indice di contagio non può arrivare venerdì 8 maggio, ma deve essere disponibile da mercoledì. Organizzare una città e le attività commerciali richiede tempo; 2. L’indice di contagio del Comune non è sufficiente, serve anche quello del proprio ambito territoriale. Per noi la Città metropolitana. Perché le abitudini di vita e lavoro investono sempre più spesso più comuni; 3. Serve avere l’evoluzione dell’indice di contagio degli ultimi 15 giorni per avere un chiaro quadro della tendenza".

"Questo - conclude Truzzu - è quanto ho detto oggi in conferenza Regione Enti Locali e questo è ciò che dirò da oggi in poi a cittadini e attività della nostra comunità. Perché vogliamo riaprire, ma con un minimo di certezze".