Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Colpo di scena: il nuovo ospedale si fa

Fonte: La Nuova Sardegna
21 settembre 2009

DOMENICA, 20 SETTEMBRE 2009

Pagina 1 - Cagliari



Bocciato dall’assessore, è una delle 7 opere previste dalla giunta





di Alessandra Sallemi
CAGLIARI. Colpo di scena: nelle intenzioni della giunta Cappellacci il nuovo ospedale di Cagliari si fa. Quattrocento posti letto in un edificio «che dovrà sostituire gli ospedali Santissima Trinità e Marino». Questi verranno chiusi e si stipulerà un accordo col Comune perché vengano riconvertiti, messi sul mercato «allo scopo di finanziare la costruzione del nuovo presidio». Non è dall’asse ideatore Soru-Dirindin-Gumirato che arriva lo scritto, bensì dalla bozza del Programma regionale di sviluppo elaborata dalla giunta Cappellacci e licenziata il 3 settembre 2009. La scelta non interferisce col disegno dei Riformatori presentato durante l’estate dove si scorporano gli ospedali dal sistema di assistenza e cura territoriale, si unificano i centri di acquisto, si toglie «progressivamente» il tetto di spesa per le case di cura e gli ambulatori privati i quali, in prospettiva, diventano i presìdi di cura e di ricovero di medio livello mentre al pubblico si lasciano le grandi chirurgie, le grandi patologie, l’emergenza. Per la verità, nella bozza, il governo di centrodestra dichiara di voler studiare la possibilità di inserire anche i centri di cura privati nella rete dell’emergenza regionale. Si vedrà come. Intanto, il nuovo ospedale di Cagliari diventa una delle sette opere di edilizia sanitaria che la giunta vorrebbe sostenere nei prossimi cinque anni. Per Cagliari l’esecutivo Cappellacci ha previsto anche la costruzione di altri due padiglioni del policlinico di Monserrato per circa 100-150 posti letto «al fine di completare il trasferimento dei reparti rimasti all’ospedale San Giovanni di Dio e unificare l’intera azienda mista università-ospedale in un’unica sede». Poi si vuole finire il Trauma center del sud Sardegna al Brotzu. Che cosa ne sia stato delle valutazioni contrarie al progetto fatte dentro e fuori il consiglio regionale non si sa. Destò qualche perplessità il fatto che, una delle prime dichiarazioni dell’assessore regionale alla sanità, riguardasse proprio l’ospedale di Cagliari, che non si doveva fare, anche perché (parole dell’assessore) «l’ospedale di Cagliari c’è ed è il policlinico universitario». Forse, fatti meglio i conti, è apparso chiaro che «tenere su» Marino e Santissima comporterebbe costi notevoli senza grandi risultati in qualità e comfort. Oppure, forse, il Comune si è svegliato e ha scoperto che quelle aree sono una miniera d’oro. Il documento è destinato al consiglio regionale: via al dibattito, dentro e fuori l’aula.