Rassegna Stampa

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Coronavirus, le previsioni sui contagi: “In Sardegna casi azzerati a fine aprile”

Fonte: web sardiniapost.it
21 aprile 2020

Coronavirus, le previsioni sui contagi: “In Sardegna casi azzerati a fine aprile”


In Sardegna i nuovi contagi da coronavirus dovrebbero essere ridotti allo zero a fine aprile, precisamente mercoledì 29 aprile. Si tratta di una previsione fatta dagli esperti dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane, coordinato da Walter Ricciardi, ordinario di Igiene all’Università Cattolica, e dal direttore scientifico Alessandro Solipaca.

La fine dell’emergenza Covid-19 in Italia potrebbe avere tempistiche diverse nelle Regioni a seconda dei territori più o meno esposti all’epidemia: in Lombardia e Marche, verosimilmente, l’assenza di nuovi casi si potrà verificare non prima della fine di giugno, in Emilia-Romagna e Toscana non prima della fine di maggio. Nelle altre Regioni l’azzeramento dei contagi potrebbe avvenire tra la terza settimana di aprile e la prima settimana di maggio. La Sardegna è tra queste.

“In questo momento è quanto mai necessario fornire una valutazione sulla gradualità e l’evoluzione dei contagi, al fine di dare il supporto necessario alle importanti scelte politiche dei prossimi giorni –  dichiara Alessandro Solipaca. – Abbiamo  fatto una analisi con l’obiettivo di individuare, non la data esatta, ma la data prima della quale è poco verosimile attendersi l’azzeramento dei nuovi contagi e si basa sui dati messi a disposizione quotidianamente dalla Protezione civile dal 24 febbraio al 17 aprile”.

 

Le proiezioni, è scritto in una nota, tengono conto dei provvedimenti di lockdown introdotti dai decreti della presidenza del Consiglio. Pertanto, eventuali misure di allentamento delle chiusure, con riaperture delle attività e della circolazione di persone che dovessero iniziare a partire da oggi, renderebbero le proiezioni non più verosimili. Infine, si sottolinea che la precisione delle proiezioni è legata alla corretta rilevazione dei nuovi contagi, è infatti noto che questi possono essere sottostimati a causa dei contagiati asintomatici e del numero di tamponi effettuati.

Le proiezioni effettuate, prosegue la nota, evidenziano che l’epidemia si sta riducendo con estrema lentezza. “Questi dati suggeriscono che il passaggio alla così detta ‘fase 2’ dovrebbe avvenire in maniera graduale e con tempi diversi da Regione a Regione. Una eccessiva anticipazione della fine delle restrizioni, con molta probabilità, potrebbe “riportare indietro le lancette della pandemia” e vanificare gli sforzi e i sacrifici sin ora effettuati.