Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Maggioranza irresponsabile

Fonte: La Nuova Sardegna
16 settembre 2009

MERCOLEDÌ, 16 SETTEMBRE 2009

Pagina 1 - Cagliari

Scuola e Comune. Il centrosinistra accusa: «Assurdo non volerne discutere»



Marco Espa: «In città perderemo circa trecento posti»





di Roberto Paracchini
CAGLIARI. Nella scuola si consuma uno scontro drammatico. In città tra insegnanti e personale non docente resteranno a casa circa 300 persone. Lo ha affermato ieri Marco Espa durante la conferenza stampa di presentazione di una mozione del centrosinistra sull’argomento.
«Ma la maggioranza del consiglio comunale non vuole discutere la mozione - sottolinea Ninni Depau, capo gruppo del Pd - e noi siano stati costretti, come da regolamento, a raccogliere le firme per indire il Consiglio su questo argomento, che si dovrà tenere entro fine mese». Ma quello che più sconcerta «è che il centrodestra afferma che il Comune non ha competenza specifica. Cagliari, però, può avere un peso enorme, purchè lo voglia eercitare». Per Espa (Pd, primo firmatario) «si tratta di motivi pretestuosi in quanto la Provincia ha votato questo documento e lo stesso si sta facendo in tanti altri Comuni. Fa parte della dialettica tra istituzioni».
Nell’istanza del centrosinistra vengono ricordati i dati della «mattanza»: circa 2.200 posti in meno in tutta la Sardegna e «lesione dei diritti all’istruzione per gli alunni disabili». Un quadro terribile per chi resterà senza lavoro, «ma anche per gli studenti - spiega Andrea Scano, Pd - noi ci troviamo, come scuola, agli ultimi posti internazionali, ad esclusione delle elementari che tutti ci invidiano. E la controriforma Gelmini colpisce soprattutto questo settore inserendo il maestro unico o prevalente. E quando ci sarà un insegnante che si ammala, al posto del supplente, i ragazzi saranno parcheggiati in un salone a vedere un dvd. Per non parlare dei problemi causati dalla riduzione del personale ata (ausiliari, tecnici e amministrativi)». Insomma, si tratta «di una questione di civiltà - precisa Claudia Zuncheddu, dei Rossomori - verrà eliminata la scuola dai piccoli centri e penalizzata quella dei rioni più periferici, come Sant’Elia. Nel frattempo la Regione finanzia le scuole private a scapito delle pubbliche». Un aspetto molto pesante perchè la «formazione pubblica ha un aspetto istituzionale - afferma Francesco Ballero, Sdi - il problema è che questa maggioranza del Comune sembra vergognarsi di quello che fa il centrodestra alla Regione e a Roma. Ed è figlia di un federalismo egoista e non solidale».
Dai gruppi che reggono la Giunta viene sempre risposto che «l’amministrazione non ha competenze - ribadisce Massimo Zedda, La Sinistra - eppure in Comune c’è anche un assessorato alla Pubblica istruzione. Il che significa che si può agire anche direttamente sul settore. Poi si possono, e molti lo fanno, esercitare pressioni sul governo regionale e nazionale».