Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Telefonino, un benefit per 388 fortunati

Fonte: L'Unione Sarda
15 settembre 2009

Floris non lo vuole, Cappellacci l'ha restituito. Ma tre su quattro non possono chiamare

Per i cellulari il Comune spende 35 mila euro a bimestre

Nel “pacchetto” sono compresi i costi per i noleggi dei telefonini, i consumi per le telefonate e per il traffico-dati dei dipendenti.
Da Rossana Abbate (la prima della lista, in ordine alfabetico) a Claudia Zuncheddu (l'ultima), passando per altri 386 “eletti”. Sono gli utilizzatori finali del telefono “aziendale” che il Comune di Cagliari mette a disposizione di assessori, consiglieri, dirigenti e dipendenti comunali.
I NUMERI Un totale di 388 fortunati che concorrono al numero finale di 490 contratti stipulati dall'assessorato ai Servizi tecnologici (le altre cento Sim vengono utilizzate per centraline di rilevamento, sistemi informatici e altre stazioni fisse) attraverso il servizio Consip, istituito dal ministero dell'Economia per risparmiare sui servizi erogati dalle compagnie telefoniche. Fortunati che, per stare al passo con la velocità nelle comunicazioni, sono dotati dell'accessorio che ormai non è più uno status-symbol.
IL PACCHETTO Alla comunità questa comodità (e, con essa, la rapidità di intervento) costa 35 mila euro a bimestre. Nel “pacchetto” sono compresi i costi per i noleggi dei telefonini dati in dotazione agli assegnatari (un euro al mese per un modello di Sony Ericsson nemmeno tra i più moderni) e i consumi per le telefonate e per il traffico-dati. Considerato che circa il 75 per cento degli apparecchi è stato abilitato esclusivamente per le chiamate “intranet” (cioè solo con gli altri possessori di telefonino della stessa rete aziendale), si deduce che il traffico è generato esclusivamente dai cento fortunati autorizzati a chiamare liberamente. Una media, fatti salvi i costi fissi, di circa 300 euro a utenza, su base bimestrale.
BENEFICIARI Scorrendo gli elenchi si trovano i nomi di assessori, consiglieri, dirigenti ma anche di qualche ex, senza tacere delle assenze: la più rumorosa è quella del sindaco Emilio Floris, che già all'atto del suo primo insediamento dichiarò di rinunciare al benefit. Dell'elenco fanno parte, stranamente, anche il presidente della Regione Ugo Cappellacci e il consigliere regionale Carlo Sanjust. Il primo per un mero errore materiale. Gli uffici hanno, infatti, chiarito che già all'epoca delle sue dimissioni da assessore comunale al Bilancio (otto mesi fa) l'attuale presidente della Regione restituì telefonino e tessera per l'aula di Consiglio. Più controverso il caso di Sanjust: dopo una verifica da parte degli uffici competenti, il consigliere regionale risulta ancora in possesso di un telefonino di provenienza comunale a seguito di una comunicazione scritta del sindaco Emilio Floris, che nel 2006 lo ha indicato ufficialmente come suo “consulente” e dunque abilitato a utilizzare il mezzo per esigenze di servizio.
ANTHONY MURONI

15/09/2009