Rassegna Stampa

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Coronavirus, l’Isola pronta all’urgenza. I sindaci: “Regole per casi di contagio”

Fonte: web sardiniapost.it
28 febbraio 2020

Coronavirus, l’Isola pronta all’urgenza. I sindaci: “Regole per casi di contagio”

 


L’attesa e la paura del coronavirus coinvolge sempre di più le istituzioni isolane e dunque, oltre la Regione a scendere in campo per affrontare eventuali emergenze ci sono anche i sindaci. L’incontro con il presidente della Giunta, Christian Solinas, è servito per fare luce su alcuni aspetti chiave e per chiedere che le regole siano uguali per tutti se dovessero verificarsi casi di contagio. Il presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana, parlando per voce dei primi cittadini ha raccontato di aver chiesto alla Regione di “approntare un prontuario o vademecum che chiarisca senza possibilità di confusione le procedure da attuare”. L’obiettivo è riuscire a rendere più veloce il percorso “senza rinvio a mille circolari o mille decreti o mille ordinanze statali o regionali”.

All’incontro hanno preso parte gli assessori della Sanità, Mario Nieddu; all’Ambiente, Gianni Lampis; agli
Enti locali, Quirico Sanna. La presenza degli assessori è servita anche per chiedere ulteriori chiarimenti su altri aspetti. Uno di questi riguarda il ‘dopo’. Infatti, per il presidente dell’Anci “questa situazione porterà dei danni al sistema economico della Sardegna e dell’Italia. Nell’Isola se non si mandano messaggi di serietà, la stagione turistica potrebbe soffrire di una contrazione molto forte”.

Il presidente Solinas ha sottolineato la necessità di un “richiamo all’unità e alla coesione per rispondere con forza e determinazione all’emergenza e assicurare massimo impegno per la sicurezza dei cittadini”. Nel corso dell’incontro, oltre alle modalità d’intervento sono state ribadite le procedure da seguire nei casi sospetti: “È fondamentale non recarsi in ospedale o al pronto soccorso – precisa l’assessore alla Sanità – ma, al contrario, è necessario contattare il medico di famiglia, il pediatra di libera scelta o la guardia medica. In seguito al triage telefonico i medici di primo contatto provvederanno a informare i dipartimenti di prevenzione e solo se ritenuto opportuno si attiverà, a cascata, il protocollo operativo”.