Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Aveva paura di essere uccisa come la vicina»

Fonte: L'Unione Sarda
11 settembre 2009

i servizi sociali


«Aveva paura di ricevere estranei dopo la morte di Antonietta Piredda, l'anziana uccisa a due passi da casa sua». Forse per questo diceva di non aver bisogno di niente, di essere perfettamente autosufficiente e di avere già chi l'aiutava. Fosse stato per lei, l'assistente sociale in casa sua non ci avrebbe mai messo piede. Diffidente, energica, Giuseppina Mulas era abituata a comandare nonostante i suoi 83 anni. A rivolgersi ai servizi sociali, un mese fa, è stato un amico di famiglia, che da tempo le portava da mangiare: «Non ha mai parlato di alcuna malattia», racconta Ada Lai, capo area servizi al cittadino del Comune. «Ci ha detto solo che c'era una signora anziana, con una figlia, che aveva bisogno di un aiuto in più». Una situazione apparentemente normale, come tante.
Pochi giorni dopo, il primo sopralluogo dell'assistente sociale: casa in ordine e soprattutto una grande quantità di provviste. Mai una parola sulla malattia della figlia: «Ha raccontato», continua la dirigente, «che era una ragazza solitaria, che amava passare molto tempo in casa. E che si stava per laureare in medicina».
«Nonostante le rassicurazioni», aggiunge Lai, «abbiamo convinto la signora ad accettare le visite di un'operatrice sociale, che è andata da lei al massimo tre volte in tutto. L'ultima, circa due settimane fa». Un aiuto mai gradito, «visite mal tollerate», aggiunge la responsabile dei servizi sociali, «che non sono mai diventate continuative, perché viste come una forma di invadenza». Giuseppina Mulas aveva promesso all'operatrice che se fosse stata in difficoltà, l'avrebbe chiamata lei stessa. E poi non si è più fatta sentire.
MARIA CHIARA CUGUSI

11/09/2009