Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I docenti invadono via Roma: città paralizzata

Fonte: L'Unione Sarda
9 settembre 2009

la protesta



A una settimana dalla riapertura delle scuole, il movimento dei precari alza il tiro. Ieri pomeriggio un folto gruppo di insegnanti vittime dei tagli del ministero ha inscenato un sit-in davanti al Consiglio Regionale, ottendo un'audizione in commissione cultura ma spaccando in due la città. Chiusa dalla polizia municipale la carreggiata lato portici di via Roma, bloccata dai manifestanti quella lato mare, il traffico è andato in tilt. Un blocco “a singhiozzo”, che ha fatto innervosire gli automobilisti. Ci sono stati momenti di tensione, ma senza conseguenze.
LE RIVENDICAZIONI «Rifiutiamo con decisione i contratti di disponibilità: sono un contentino, un'elemosina», spiega Maristella Curreli, presidente nazionale del Cip (Comitato insegnanti precari). «L'unico modo per evitare la dispersione scolastica è quello di stabilizzare gli organici. Per questo chiediamo la solidarietà di genitori, alunni e docenti di ruolo». D'accordo con lei Andrea Degiorgi (Cobas): «Sono tagli senza un piano, ormai si parla solo di budget. Anche noi rifiutiamo i contratti di disponibilità: piuttosto bisogna abolire le cattedre oltre le 18 ore, che sono illegittime. E sono 250 solo nella provincia di Cagliari».
CISL SODDISFATTA Soddisfatto della partecipazione Enrico Frau, segretario regionale Cisl Scuola: «Considerato che sono già ricominciate le attività didattiche, è bello vedere tanti lavoratori che si sono ritagliati un po' di tempo per venire qui. Il 10 settembre si riunirà l'esecutivo nazionale e decideremo quali saranno le prossime mosse. Intanto fa piacere notare l'unità delle sigle sindacali».
SINDACATI CONTRO Non è dello stesso avviso Paolo Castangia, segretario provinciale Flc-Cgil Medio Campidano, che parla di «presenze inopportune». Il pomo della discordia è un cartello della Uil Scuola che solidarizza con l'assessore regionale alla Pubblica istruzione Maria Lucia Baire per l'intervento a favore dei precari. «Siamo su una lunghezza d'onda completamente diversa da quella della Uil. La realtà è che 2.500 lavoratori non si vedranno rinnovare il contratto. Perciò da ormai una settimana stiamo occupando l'Ufficio Scolastico Provinciale», conclude Castangia. «Già dal 26 marzo abbiamo convocato una conferenza stampa per porre l'attenzione sul problema della scuola sarda», è la replica del segretario regionale Uil Giuseppe Maccioccu. «Il direttore dell'ufficio scolastico regionale ha effettuato tagli superiori a quelli richiesti dal Governo: vogliamo risolvere questa situazione».
SARDISTI Il gruppo sardista in Consiglio regionale, riunito ieri a tarda sera, ha deciso all'unanimità di dissociarsi dall'accordo Baire-Gelmini.
FRANCESCO FUGGETTA

09/09/2009