Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I volti di piazza Yenne dall'alba al tramonto

Fonte: L'Unione Sarda
17 dicembre 2019

I volti di piazza Yenne dall'alba al tramonto

La luna fa capolino dietro la Torre dell'Elefante. Prendono pian piano forma, sullo sfondo, i contrafforti del Bastione di Santa Croce, la palazzata ottocentesca ingentilita dalle tinte pastello delle sue facciate, al suo cuore il monumento a Carlo Felice. Su tutta la scena domina il giallo tenue delle luci di città. Il silenzio è rotto dal passaggio delle prime corse del bus numero 8, che risale verso Castello, e del numero 1 diretto a Sant'Avendrace. O da qualche drappello di ragazzi, al ritorno dalla serata, che si attarda in qualche discussione a voce alta prima del tradizionale cappuccino e cornetto in qualche bar che sta aprendo in quell'istante.
L'alba
Piazza Yenne all'alba. L'ora del rifornimento per bar, bistrot, ristoranti e pizzerie, enoteche e birrerie che - in un fazzoletto di poche centinaia di metri - fra poche ore si contenderanno frotte di turisti, bancari, studenti e ragazzini tutti a sciamare in piazza Yenne come api al più delizioso miele. Ogni giorno, puntuale alle 5,30 un gigantesco tir scarica dalla sua pancia decine di pallet per il supermarket che fa una concorrenza spietata al vicino mercato di Santa Chiara (in perenne attesa di riconversione) e le poche botteghe di generi alimentari di Stampace. Arrivano le addette alla pulizia della Camera di commercio, mentre uno o due taxi attendono chiamate - a quell'ora - quasi sempre per l'aeroporto. Quando arrivano i giornali per le tre edicole della zona, due in piazza, la terza all'inizio della via Santa Margherita, i bar sono già aperti. La città, ancora sonnacchiosa, si risveglia.
Il mattino
Turismo, commercio, cultura, persino la fede, circondata com'è da un rosario di chiese. Tutto, a Cagliari, ruota attorno a piazza Yenne. Adesso anche lo sport: l'apertura dello store del Cagliari Calcio (un tempo c'era la Libreria Cocco ) è l'emblema del nuovo corso (anche in senso letterario, vista la destinazione pedonale de Su brugu ) dell'antica Piazza San Carlo, con la sua Colonna Miliare che segna l'inizio della Carlo Felice. Statua che, con le due sottostanti edicole (e un tempo anche una grandiosa palma, mai più sostituita) è la classica cartolina per i selfie di ogni visitatore. Capolinea di tutte le comitive di turisti, da piazza Yenne partono i bus per il giro panoramico della città, è piazzola di sosta per i granturismo, ma anche parcheggio selvaggio per clienti di bar, uffici, studi notarili, delle vicine Poste o della Camera di commercio. Ma proprio nelle ore del giorno è piazza autenticamente europea : grazie alla vicina Università, le facoltà di lingue e del polo giuridico-economico Stampace, quindi piazza Yenne in primis , è il terminal obbligato per una conversazione, un aperitivo, un pranzo veloce all'ombra dei Bastioni e delle Torri.
La sera
Un'altra trasformazione, un'altra faccia di questa colorata piazza quattro stagioni : autentica "calamita" dello shopping in centro, naturale rotonda fra via Manno, il Corso e il Largo Carlo Felice. Negozi e locali ogni giorno conoscono nelle ore serali la discesa (« scendiamo in piazza Yenne » non a caso è il tipico appuntamento) verso il cuore della Cagliari storica e moderna. Che conosce un assedio senza soste, caratterizzato da una ricerca ossessiva di un parcheggio che si spinge fino a violare le strette viuzze stampacine, oggetto di un mobbing a quattro ruote senza remissione di colpa. Con buona pace dei residenti costretti ad autentiche cacce al tesoro alla ricerca di un varco utile.
La notte
Quando è il momento del cambio generazionale. Via le auto, diminuisce la frequenza degli autobus, arrivano le due ruote a prendere possesso di tavolini, marciapiede, panchine, fioriere, tutto ciò che può servire a marcare il territorio fino alle prime ore del giorno. A eccezione del lunedì, le notti sotto Carlo Felice non conoscono cali di frequenza. Il giovedì - per una di quelle combinazioni astrali di incomprensibile significato - è la notte dei giovanissimi, molti del vicino hinterland: da piazza Yenne, troppo piccola per contenerli tutti, si spostano per occupare le vicine scalinate di Sant'Anna, Santa Chiara e persino Santa Restituta, forse perché più riparata e raccolta. Alle prime ore del mattino chiari i segnali del loro passaggio, con bottiglie lasciate a ogni angolo insieme a rifiuti di varia natura. Lavoro quotidiano assicurato per gli addetti alla pulizia delle strade, che iniziano a prendere servizio quando la città sta iniziando a risvegliarsi. Quando già inizia un altro giorno, per la piazza dai quattro volti .
Paolo Matta