Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stadio, bocciata la proposta blocca fondi

Fonte: L'Unione Sarda
11 dicembre 2019

Nessun limite di spesa. Il Consiglio comunale ha bocciato l'ordine del giorno con il quale il centrosinistra chiedeva al sindaco e alla giunta di non superare i dieci milioni di euro già stanziati per il progetto del nuovo stadio Sant'Elia. Con le modifiche imposte dal piano guida e dalla variante urbanistica che hanno spostato le aree commerciali all'esterno dell'impianto sportivo i costi potrebbero salire e anche il Piano economico finanziario sottoscritto da Comune e Cagliari Calcio potrebbe essere rivisto al rialzo. Da qui la richiesta dell'opposizione a non superare il contributo già approvato.
Il piano in cifre
Il documento esposto ieri in Aula dal consigliere del Pd Matteo Lecis Cocco Ortu - al quale non sono bastati i 12 voti dell'opposizione contro i 19 della maggioranza - è servito a fare il punto sulle cifre dell'accordo. «La proposta prevede un costo totale di 55.493.578 euro più Iva per il quale si è ipotizzato di finanziare l'opera nel seguente modo: apporto da parte dell'attuale proprietà del club pari a 10 milioni, intervento di partecipazione da parte dell'impresa di costruzioni che si occuperà della realizzazione dell'intervento per altri 10 milioni, ricorso a un finanziamento bancario in misura di 19 milioni su risorse messe a disposizione dalla Regione con attivazione di una procedura analoga a quella prevista dai fondi Jessica, attivazione di una linea Iva pari a dieci milioni, finanziamento della Sfirs per altri 10 milioni, contributo da parte del Comune di 10 milioni. Chiediamo che il sindaco e la giunta si impegnino a non prevedere ulteriori costi per l'amministrazione», è stato l'appello in Aula di Lecis Cocco Ortu. Nessuna dichiarazione di voto da parte dei gruppi consiliari di maggioranza e un dibattito che oltre all'intervento di Lecis Cocco Ortu è stato alimentato solo dalle parole del collega di partito Guido Portoghese che ha difeso il punto e dal capogruppo dei Progressisti Marco Benucci che ha annunciato il sostegno alla proposta. Il centrodestra si è uniformato a quanto detto dall'assessore all'Urbanistica Giorgio Angius: «La delibera che abbiamo votato non ha nulla a che fare con il Piano economico finanziario e dunque non posso che dare parere negativo perché oggi questo ordine del giorno non è congruente». Punto. La seduta è proseguita con diversi stravolgimenti dell'agenda proprio per consentire la discussione dei numerosi ordini del giorno riferiti al progetto Sant'Elia. Bocciato anche quello (esposto ancora una volta da Lecis Cocco Ortu) con il quale si chiedeva al sindaco di prevedere un piano b. «Nel caso in cui ci si trovasse nella situazione di non poter usare lo stadio nuovo per eventuali ritardi nelle autorizzazioni e si fosse già iniziato a demolire la Sardegna Arena chiediamo che venga individuato un luogo nell'area della città metropolitana per consentire al Cagliari di non giocare lontano dal capoluogo». È stato il sindaco Paolo Truzzu a spiegare le ragioni della sua contrarietà: «Non so come possa realizzarsi questa ipotesi visto che la Sardegna Arena verrà demolita solo quando il nuovo stadio sarà pronto e poi c'è un tema più ampio, se la linea fosse questa dovremmo prevedere un'alternativa a tutte le opere pubbliche e non mi pare una cosa possibile». Rispedita al mittente anche la richiesta illustrata da Marzia Cilloccu in merito alla linea da seguire per l'apertura delle nuove attività commerciali e le eventuali agevolazioni da prevedere a riguardo.
Promossi
Approvato invece l'ordine del giorno di Guido Portoghese per chiedere al Cagliari calcio di conservare alcune parti del vecchio stadio e preservarne così la memoria, quello firmato da Raffaele Onnis per indicare tra le destinazioni d'uso dell'arena anche i grandi eventi. E ancora: passata l'istanza di cui è primo firmatario Matteo Massa per promuovere una mobilità sostenibile nell'area di Sant'Elia e, infine, quella del sardista Roberto Mura per avviare uno studio sui trasporti e la viabilità in vista della demolizione di viale Ferrara.
Mariella Careddu