Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sì del Consiglio al programma di Truzzu

Fonte: L'Unione Sarda
4 dicembre 2019

Sì del Consiglio al programma di Truzzu

Nessuna suspence sul voto. Il sindaco Paolo Truzzu si è presentato in Aula sapendo di avere i numeri della maggioranza che ieri ha approvato il suo programma per gli anni a venire (33 presenti, 21 favorevoli e 12 contrari). Voto a parte, il momento più forte della seduta di ieri è stata proprio la replica del sindaco agli interventi dei capigruppo. Un discorso con il quale Truzzu è parso voler ristabilire gli equilibri in Aula, chiarire ruoli e intenzioni. E non solo a chi siede sui banchi dell'opposizione. «Mettetevi l'anima in pace, alcuni dei progetti che avete avviato li porteremo avanti e altri no, perché non li condividiamo». È a questo punto che il sindaco si è tolto un sassolino dalla scarpa. Non c'è stato bisogno di fare alcun nome, chiarissimo il riferimento al suo alleato, il capogruppo sardista Roberto Mura che con una nota stampa prima e con l'intervento in Aula poi ha invitato «a non tradire le promesse fatte in campagna elettorale sulle piste ciclabili, che noi non vogliamo».
La replica
«Continuiamo a parlare di piste ciclabili, questa sembra sia la cosa più importante per Cagliari. Penso che ognuno di noi abbia preso il voto di chi era contrario e di chi era favorevole, è successo a me ed è successo anche a voi. Certo, bisogna fare le cose bene, bisogna riuscire a capire come farlo e ci sono alcuni fattori da valutare. Ma tutti possono riconoscere che sono una persona coerente, non ho mai cambiato riferimenti politici e ideali e sulle piste ciclabili ho la stessa posizione che avevo prima delle elezioni. Ce ne sono già fatte e altre che si stanno facendo con gare aggiudicate prima e non permetterò mai di mettere le mani nelle tasche dei cittadini, perché questo significherebbe bloccare delle gare già affidate. Forse qualcuno mi sfiducerà, ma siccome sono corente mi prendo le mie responsabilità», ha detto Truzzu. Non solo piste ciclabili, Tuttavia. dalle parole dei capigruppo sono arrivati suggerimenti, critiche, lodi e qualche frecciatina scontata per la parte avversaria.
Punti di vista
Marsiglia, Bolzano, Arezzo, Bologna, Trento, Bari. Le citazioni di esempi ai quali ispirarsi per amministrare la città non sono mancate e durante le due ore in Aula l'unico a strappare un sorriso bipartisan è stato Aurelio Lai (Udc) che dopo aver scherzosamente paragonato Truzzu al Messia gli ha augurato di occuparsi di tutte le persone «oneste, corrette ed educate sempre con Cagliari nel cuore». Molti i temi affrontati. Da Raffaele Onnis il primo via libera al programma: «Noi, come Riformatori la sosterremo con impegno e serietà» e l'auspicio di ripartire dal «mare, dagli impianti sportivi, dall'Università e dall'Urbanistica sulla quale si gioca il futuro». Scuole, natalità e accoglienza sono stati al centro dell'intervento di Andrea Dettori di Sinistra per Cagliari che ha anche chiesto impegno per individuare il dato sull'abbandono scolastico e «l'istituzione di borse di studio da destinare agli studenti più meritevoli e con basso reddito». Soddisfatta la leghista Perra che ha esaltato la volontà di «rivitalizzare il centro storico e far ripartire le attività magari attraverso la semplificazione burocratica». Fabrizio Marcello (Pd) ha riportato l'attenzione sull'importanza dei numeri sconfessati martedì in commissione dall'assessore Paolo Spano. «Siamo all'80esimo posto in Italia in fatto di sicurezza e continuare a dipingere una realtà diversa è sbagliato e pericoloso». Ha chiesto tempo alla minoranza il capogruppo azzurro Alessandro Balletto «non per andare in direzione opposta, ma in una direzione diversa. Si tratta di una grande sfida e un'opportunità». Ha rivendicato il lavoro fatto per escludere l'alimentare dal progetto del nuovo stadio Sant'Elia, invece, l'ex assessora Marzia Cilloccu e sul tema della sicurezza ha detto: «Noi non siamo contro, anzi va benissimo. Fate ancora di più. Per esempio per gli abusuvi fuori dal mercato di via Quirra». Marco Benucci dei Progressisti ha chiesto più attenzione per bambini, comunità lgbt e disabili e invitato Truzzu e non guardare la città dal mare «ma col punto di vista di chi ci vive e lavora, tenendo sempre i piedi per terra». A chiudere, il capogruppo di Fratelli d'Italia Antonello Floris che ha difeso il suo sindaco «mosso da un grande amore per la città più bella del mondo. Lo stesso che abbiamo tutti noi, pur con posizioni e idee diverse».
Mariella Careddu