Rassegna Stampa

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Cagliari, 30 nuove telecamere e droni contro i “caddozzi” dei rifiuti

Fonte: web Castedduonline.it
25 novembre 2019

Cagliari, 30 nuove telecamere e droni contro i “caddozzi” dei rifiuti

Il Comune accende decine di “occhi elettronici” in città entro Natale, dal centro alla periferia: “Avranno un software che permetterà di beccare gli incivili che abbandonano la spazzatura”. Novità per le isole ecologiche: “Non potranno essere utilizzate sempre, ci saranno delle limitazioni”. Tutti i dettagli

 

Più telecamere contro gli incivili che, a quasi due anni dal via al servizio del porta a porta continuano a gettare rifiuti ovunque a Cagliari. In tutta la città “sono già un centinaio” quelle in funzione. Entro Natale, assicura l’assessore comunale dell’Igiene del suolo Alessandro Guarracino, “ne installeremo altre trenta, dal centro alla periferia. Saranno tutte dotate di un software intelligente, in grado di riconoscere quando una persona sta abbandonando della spazzatura”. Prestissimo, poi, entreranno in azione i droni: “Questione di poche settimane, stiamo finendo di formare il personale che dovrà utilizzarli. Ci affideremo sia agli agenti della Municipale sia a delle ditte specializzate in possesso di tutte le abilitazioni del caso”. Centinaia di “occhi elettronici” pronti quindi a immortalare il “caddozzo” di turno.

Novità anche sul versante delle isole ecologiche: quelle attorno al mercato di San Benedetto verranno utilizzate solo da chi vive in via Pacinotti, via Tiziano, via Monti e via Cocco Ortu. “I residenti delle altre vie nei pressi del mercato potranno utilizzare le future due isole di piazza Michelangelo. Entro l’anno installeremo la prima, la seconda arriverà a metà 2020”, promette Guarracino. Stessi tempi per quelle previste “affianco a palazzo Viceregio a Castello e tra via Roma e viale Regina Margherita”. Chi spera di riporre in soffitta per sempre i mastelli, però, ha fatto male i conti: “Le nuove isole non potranno essere utilizzate ogni volta che si vorrà, ci saranno dei limiti. Questo perchè”, conclude il titolare dell’Igiene del suolo a palazzo Bacaredda, “i cagliaritani dovranno utilizzarla come supporto al classico ritiro porta a porta”. Che rimane, quindi, il sistema principale per potersi sbarazzare, seguendo il calendario settimanale, di umido, plastica, carta, cartone, lattine, vetro e umido.