Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Velocità e rumore, il quartiere chiede aiuto

Fonte: L'Unione Sarda
7 settembre 2009

castello Petizioni al sindaco e al prefetto 



Per favore rallentate con le macchine perché le persone si spaventano . Lo scrive in un disegno acerbo, ma molto esplicito, un bimbo che abita a Castello. Un appello formalizzato anche in una petizione degli abitanti del Centro storico inviata al sindaco e all'assessore comunale al Traffico e viabilità. «Troppo spesso gli automezzi che transitano per le vie del quartiere Castello tengono una velocità eccessiva, soprattutto nelle strade in discesa come via Canelles e via Lamarmora, utilizzate talora come delle piste per toboga, tenuto conto della carreggiata particolarmente stretta e dell'assenza di marciapiedi. Tale condotta rappresenta un pericolo costante per i pedoni, soprattutto per le persone anziane e i bambini, che non sempre hanno i riflessi pronti per “appiattirsi” tempestivamente contro il muro non appena sentono alle loro spalle il rombo minaccioso delle macchine e delle moto».
LA RICHIESTA Chiediamo - continua la raccolta di firme - che venga fissato il limite di velocità di 20 km all'ora, accompagnato da interventi di sensibilizzazione degli utenti della strada, fra l'altro con cartelli ben visibili, collocati con immagini di bimbi tenuti per mano dai genitori e di persone anziane, posti poco prima delle porte di ingresso al Castello zona alta».
L'ASSESSORE L'assessore al Traffico e alla viabilità Maurizio Onorato dice di non essere a conoscenza della petizione. È possibile installare i rilevatori di velocità? «No, i cavalletti degli strumenti sono troppo ingombranti, nelle strade strette del quartiere impedirebbero il transito di auto e bus». E il limite di velocità a 20 chilometri all'ora? «Analizzerò la richiesta. Se ci sono le possibilità per creare sicurezza il limite verrà istituito».
TERRA DI NESSUNO Non solo sicurezza per i pedoni. Chi vive a Castello, tra via Lamarmora, via Santa Croce e piazza Carlo Alberto, protesta anche per il rumore e per la mancanza di civiltà di chi frequenta i locali notturni del rione. In una petizione inviata al prefetto esprimono tutto il disagio e chiedono aiuto. «La notte è difficile dormire e spesso quando usciamo per andare al lavoro troviamo per terra i vetri delle bottiglie vuote, vomito e liquidi organici. Lasciare queste belle strade medievali, non fare più l'uscita al Bastione, niente più spesa in via Dei Genovesi. Perché non è possibile una pacifica convivenza fra chi vive e chi lavora a castello? Signor prefetto ci dia una mano a risolvere questo problema».

06/09/2009