Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Prove tecniche di alluvione

Fonte: L'Unione Sarda
14 novembre 2019

«Quando piove forte abbiamo paura». Piazza Italia, il sole e il vento hanno asciugato le strade bagnate dalla pioggia della notte. L'allerta meteo diramata martedì pomeriggio è rientrata ma già si pensa ai prossimi giorni. Ieri mattina, nel cuore di Pirri, si è mossa la protezione civile comunale per oliare gli ingranaggi del Piano di emergenza. Alluvioni e nubifragi, da anni, non sono più fenomeni rari. E Pirri ne sa qualcosa.
Piazza Italia, 9,20. Da qui si parte dopo un breve briefing . Nella mappa della città stretta in mano dai tecnici sono segnate le strade ad alto rischio, le vie dove l'onda di piena si è manifestata più volte. Un anno fa, nel 2017, nel 2013. Nel 2008, l'anno della tragedia di Capoterra.
La squadra
Coordinati dagli ingegneri Claudio D'Aprile (capo della Protezione civile comunale) e Francesco Orrù, tecnici, autisti, operai (tra cui gli uomini del servizio mobilità e dell'Igiene del suolo) e agenti della Municipale imboccano via dei Gherardeschi, via Curtatone, via del Risorgimento, via Crimea, via S'Arriu. È qui, nelle strade di Is Bingias, che il fiume venuto giù da via Balilla e da via Italia si è sempre diviso in rami d'acqua e fango inondando strade, case e raggiungendo spesso il metro e mezzo d'altezza. Le radio gracchiano. La comunicazione con le altre postazioni dislocate nel “quadrilatero dell'emergenza” (la zona rossa che comprende anche il rione racchiuso tra via Conte Rosso, via Principe di Piemonte, via Argiolas) sono continue.
L'organizzazione
Sono tre i punti strategici studiati dalla Protezione civile per gestire l'emergenza in caso di inondazione. La viabilità messa in crisi dagli eventi calamitosi è stata studiata, esaminata. Ed elaborata è stata la rete stradale alternativa che possa agevolare le vie di fuga e le arterie dove i mezzi della protezione civile possano muoversi con celerità. «Nel momento dell'emergenza ci sono sempre imprevisti, per questo - spiegano gli ingegneri D'Aprile e Orrù - dobbiamo essere pronti a fronteggiarli. Lo si può fare solo se la macchina è oliata». Attenzione massima alle indicazioni. L'esercitazione non ammette distrazioni. Ma i ricordi di esperienze vissute non sono facili da dimenticare. «Guidavo una ruspa, era il 22 ottobre del 2008. Caricai sulla benna undici persone, l'acqua aveva superato il metro. Le portai in salvo». L'operatore Marco Pedditzi ieri mattina era lì, all'esercitazione.
Andrea Piras