Rassegna Stampa

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La Città metropolitana del centrodestra: ecco forze e Comuni dentro il Consiglio

Fonte: web sardiniapost.it
12 novembre 2019


La Città metropolitana del centrodestra: ecco forze e Comuni dentro il Consiglio

Sono 17 i Comuni che compongono la Città metropolitana di Cagliari, ma solo in 8 hanno eletto rappresentanti nel nuovo Consiglio. A farla da padrona, ovviamente, sono gli esponenti del capoluogo: su 14 nuovi consiglieri sono sei quelli di Cagliari, due quelli di Quartu e uno a testa per Assemini, Selargius, Monserrato, Quartucciu, Capoterra e Settimo San Pietro. Nell’assemblea presieduta dal sindaco metropolitano Paolo Truzzu non ci sono rappresentanti dei Consigli comunali di Elmas, Sestu, Decimomannu, Maracalagonis, Pula, Sarroch, Sinnai, Villa San Pietro e Uta.

Una sola donna sarà presente nel nuovo Consiglio metropolitano, la quartese Rita Murgioni, una presenza bassa e dimezzata rispetto alle precedenti elezioni quando su 14 seggi disponibili avevano trovato spazio due donne. Negli ultimi mesi, quando Cagliari è tornata alle urne e i suoi consiglieri sono decaduti, con le surroghe era arrivata un’onda rosa con cinque donne tra i banchi di palazzo Regio, ma si era trattato solo di una fase transitoria.

Per quanto riguarda gli equilibri politici, Paolo Truzzu potrà godere di una maggioranza più netta di quella del suo precedessore, anche se va tenuto conto che – visti gli scopi e le competenze dell’ente  – gli steccati politici non sono alti come quelli delle altre assemblee.

Il centrodestra può contare sul sindaco e 8 consiglieri, divisi in modo abbastanza equo tra le varie anime. Hanno due seggi tutti i principali partiti del centrodestra. Il Psd’Az può contare sul consigliere comunale di Roberto Mura e sul suo collega di Capoterra Francesco Magi . Fratelli d’Italia è rappresentata dal cagliaritano Antonello Floris e da Damiano Paolucci di Quartucciu, mentre Forza Italia a palazzo Regio schiera il cagliaritano Alessandro Balletto e il quartese Martino Sarritzu, rimasto fuori dalla lista unica del centrodestra ma ospitato ed eletto con quella dei Riformatori. Direttamente dal partito di Michele Cossa arriva il consigliere comunale di Cagliari Umberto Ticca mentre Ignazio Tidu non ha una bandiera di partito ma arriva come rappresentante del sindaco di Monserrato, Tomaso Locci.

Il centrosinistra passa all’opposizione, ma col gruppo più numeroso dell’assemblea, il Pd ha piazzato quattro consiglieri su cinque. Gli eletti sono il segretario provinciale del partito e consigliere a Selargius Francesco Lilliu, l’unica donna presente, la quartese Rita Murgioni, il cagliaritano Guido Portoghese e il consigliere comunale di Settimo San Pietro Stefano Atzori. Per i Progressisti è stato confermato il cagliaritano Matteo Massa. Tutto invariato, invece, per il Movimento Cinque stelle che anche stavolta ha un solo consigliere e arriva dal Comune di Assemini, Sandro Sanna.

Quello appena eletto è il terzo Consiglio metropolitano dall’istituzione del nuovo ente. Nell’aprile del 2016 c’erano state le prime elezioni con 40 presenti nel Consiglio costituente che si era occupato di scrivere le regole. Il sindaco era Massimo Zedda, sostenuto da una maggioranza di centrosinistra e lo stesso schema si era ripetuto più tardi con le seconde elezioni dell’ottobre 2016 che avevano portato in Consiglio solo 14 eletti nei 17 Comuni che costituiscono l’ente che ha sostituito la Provincia.

Dopo l’elezione di Paolo Truzzu a primo cittadino del capoluogo, il sindaco metropolitano ha lavorato in questi mesi senza la delegazione cagliaritana (tutti decaduti quando la città è tornata alle urne) e con gli equilibri politici nati prima del suo avvento. Da adesso potrà affidare le deleghe ai consiglieri – una specie di Giunta – e prenderà così forma la nuova gestione dell’ente di piazza Palazzo che ha trasporto pubblico locale, scuole e strade tra le sue competenze principali. Ma la strada presa sembra quella di accorpare sempre più servizi che accomunano le attuali 17 città presenti e, in futuro, quelle rimaste escluse dal perimetro. San Sperate, Decimoputzu, Dolianova, Villasimius, Villaspeciosa, Burcei e Domus De Maria stanno ancora bussano alla porta della Regione per reclamare l’ingresso nella Città metropolitana di Cagliari.

Marcello Zasso