Maxi buca e iniezioni d'argilla

C'è una voragine che aspetta ancora di essere colmata. Poggiano sopra l'asfalto di piazza d'Armi e una parte del dipartimento di Ingegneria; e di tanto in tanto, quell'antro immenso “riaffiora” da una finestra che si spalanca, improvvisamente, verso il cielo. Per cancellare il pericolo e allontanare lo spettro di un immenso crollo e di una possibile tragedia c'è in cassa un bel gruzzolo di denaro: qusi milione di euro. Sono fondi regionali pronta spesa. Peccato che l'annuncio di un avvio ormai imminente dell'opera di messa in sicurezza e stabilità della piazza sia stato ripetuto così tante volte da apparire, ormai, una litania fastidiosa. Quella grotta sarà colmata con iniezioni di argilla espansa. L'intervento durerà quattro mesi e avrà ripercussioni sulla viabilità. Sono due le stanze sotterranee che formano la voragine di piazza d'Armi ma solo una, quella più vasta, ha urgente necessità di essere riempita così da evitare altri cedimenti, ossia le lesioni che ogni tanto si aprono sull'asfalto poggiato nel vuoto. (a. pi.)