Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La guerra dei sindaci: «Se tagliano le risorse scendiamo in piazza»

Fonte: L'Unione Sarda
11 ottobre 2019

La guerra dei sindaci: «Se tagliano le risorse scendiamo in piazza»

Imposte locali, spopolamento, attentati e minacce agli amministratori, tagli ai trasferimenti ormai insopportabili. Sono gli argomenti affrontati ieri mattina nella sala conferenze dell'Hotel Regina Margherita di Cagliari dai sindaci dei Comuni isolani e da alcuni consiglieri regionali. L'occasione è arrivata dall'assemblea precongressuale regionale dell'Anci, alla quale ha partecipato il presidente nazionale Antonio Decaro, e in cui sono state sottolineate tutte le difficoltà che oggi vivono i Comuni, ultimi baluardi tra Stato e cittadino.
Il presidente
«Abbiamo chiesto di unificare Tasi e Imu - ha detto Decaro, che è sindaco di Bari - per semplificare la vita ai cittadini e ai Comuni. Per la riscossione delle imposte a chi non le paga ci hanno detto che non possiamo avere accesso alle banche dati. Ma noi volevamo solamente contribuire nella lotta all'evasione. C'è una proposta di legge presentata dai Comuni che sarà discussa nei prossimi giorni, staremo a vedere. Pensare che ogni pratica che noi portiamo a buon fine, dobbiamo comunicarla ben 54 volte allo Stato, perché i suoi uffici non sono collegati, è da folli».
Pronti alle barricate
A preoccupare i sindaci, in periodi di preparazione della manovra finanziaria, l'ennesima possibile riduzione delle risorse per gli Enti locali. «Stavolta, se toccano i fondi dei Comuni - avverte Decaro - ovvero, se metteranno le mani nelle tasche dei sindaci, scenderemo in piazza e ci faremo sentire». Troverà di sicuro il sostegno dei suoi colleghi.
Assenze e polemiche
All'assemblea dell'Anci, è stato fatto notare. non era presente alcun rappresentante della Giunta regionale di Christian Solinas. Al tavolo dei relatori, è rimasto vuota la sedia riservata all'assessore degli Enti locali Quirico Sanna. «È impegnato in una riunione straordinaria dell'esecutivo», ha spiegato Emiliano Deiana, presidente regionale Anci, che ha aggiunto: «Non hanno ancora riunito la conferenza Regione-Enti locali». Il consigliere di LeU Eugenio Lai ha fatto notare che è la prima volta che si registra questa assenza istituzionale.
Attentati e minacce
Decaro, che vive sotto scorta da alcuni anni (è nel mirino di un clan che controlla la città di Bari), non poteva non accennare al fatto che la Sardegna e la Puglia hanno il triste primato degli attentati e delle intimidazioni contro gli amministratori pubblici. «C'è chi si dimette senza spiegare le ragioni vere, magari adducendo motivi di salute o di famiglia. Ci sono stati diversi casi. E che dire di quei paesi in cui non si riesce a trovare un candidato sindaco? In Sardegna ci sono 5 Comuni, sui 7 totali in Italia, commissariati da anni. È una situazione insostenibile», commenta Decaro.
La solitudine dei sindaci
«I sindaci sono e si sentono soli. Per il presidente Mattarella noi saremmo “il terminale più esposto della Repubblica” e per Papa Francesco la nostra sarebbe “una dimensione spirituale”. La verità è che chi cerca lavoro, casa o ha un problema con un vicino, bussa alla porta del municipio perché da noi si attende risposte. Ecco, mentre per chi fa il consigliere regionale o il parlamentare promettere pare che aumenti i consensi, per i sindaci e gli assessori comunali no. Vengono a chiederci conto dopo pochi mesi. Sia chiaro, hanno ragione i cittadini. Ma ora, tra risorse ridotte all'osso, personale che non c'è, con quota 100 abbiamo perso 85mila persone, dare risposte è impossibile». Applausi e tanta amarezza tra i sindaci di Cagliari, Siniscola, Nuoro, Padru, Bottidda, Ozieri e tanti altri presenti ieri all'incontro. ( v. f. )