Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

A Monte Claro la “Giornata nazionale” per le persone con la sindrome di Down

Fonte: L'Unione Sarda
8 ottobre 2019

L'INIZIATIVA.

Incontri previsti in altre 200 piazze italiane

A Monte Claro la “Giornata nazionale” per le persone con la sindrome di Down

L'appuntamento è al parco di Monte Claro che, domenica prossima, ospita la “Giornata nazionale delle persone con sindrome di Down”: famiglie e volontari del “Centro Down Cagliari” si ritroveranno per lanciare un messaggio fondamentale, “Non lasciate indietro nessuno”. Il CoorDown a Cagliari - e in altre due duecento piazze italiane - si batte perché a ogni persona con sindrome di Down vengano assicurate maggiori opportunità a scuola, nel mondo del lavoro e nella vita sociale. Sarà una giornata particolare che si concluderà con il consueto pic nic sociale dopo che i volontari avranno distribuito un messaggio di cioccolato, realizzato con cacao proveniente dal commercio equo e solidale: un messaggio che promuove i progetti d'inclusione sociale in tutto il territorio nazionale.
L'indagine
Ma la giornata di domenica è finalizzata anche alla presentazione in anteprima dei dati dell'indagine “Ora parlo io!”: sono stati 650 i questionari compilati da persone con sindrome di Down: secondo i primi dati, l'85 per cento degli studenti sta in classe con i compagni (per il 63 per cento tanto, per il 22 abbastanza); al 73 per cento di loro vengono assegnati compiti a casa e il 44 per cento intervistati dichiara di fare gli stessi compiti dei compagni. Un dato quest'ultimo che riguarda la percezione di quanto viene vissuto a scuola dai ragazzi e che comprende le risposte date da tutta Italia, il dato suddiviso per ogni regione renderà un quadro più su ogni singolo territorio.
La situazione
L'educazione inclusiva, il lavoro, la partecipazione alla vita sociale, la vita indipendente e la possibilità di decidere della propria vita - spiegano i volontari del CoorDown - sono diritti fondamentali che dovrebbero essere garantiti a tutti. Negli ultimi quarant'anni in Italia gli sforzi intrapresi per realizzare un cambiamento culturale verso la concreta inclusione hanno portato molte persone con sindrome di Down a raggiungere traguardi importanti. L'obiettivo oggi è far sì che quanto è alla portata di molti si trasformi in realtà per tutti.