CAGLIARI.
Migliaia di visitatori ogni giorno conquistano la vetta per ammirare paesaggi inediti e scattare un selfie
Salire in cima per scoprire una città nuova
Dalla torre campanaria della cattedrale al castello di San Michele: punti di vista ad alta quota
Questione di punti di vista. Basta salire un po' più su per vedere la città sotto una luce nuova, ammirare la cupola verde bottiglia di Sant'Anna circondata dalle casette di Stampace e, poco più in là, il campanile di San Michele.
Vista da qui, dalla cima della torre campanaria di piazza palazzo, Cagliari è una distesa colorata di mille sfumature tra il giallo e il mattone e, in fondo, l'azzurro del mare.
I numeri
Nonostante i belvedere non manchino, ci sono dei luoghi che più di altri offrono suggestioni ad alta quota. La torre della cattedrale di Santa Maria, 36 metri d'altezza, è stata riaperta il primo agosto dall'associazione culturale Orientare e in due mesi sono stati superati i 3.000 visitatori (2.000 ad agosto e 1.100 a settembre). Ora che le due torri pisane, quella dell'Elefante e quella di San Pancrazio, sono chiuse per lavori di manutenzione è questo il tetto della città. La conquista della vetta passa per 136 piccoli gradini che di tanto in tanto, durante la salita, sembrano sospesi nel vuoto.
San Michele
Nessuna scalinata, invece, per ammirare il paesaggio dal castello di San Michele (6.000 visitatori da gennaio a oggi): qui le torri non sono accessibili ma anche restando sul parco davanti all'edificio medievale basta una piroetta su se stessi per vedere Monte Urpinu, le saline, gli ospedali, i palazzi del Cep e quelli di Monreale. Tutto, a 360 gradi. Qui la gestione è affidata al consorzio Camù e gli orari possono variare, per questo è meglio verificarli sul sito internet sempre aggiornato. Lontano dal centro si erge la torre di Sant'Elia: un fortino abbandonato a 139 metri sul mare che guarda a un orizzonte infinito.
Mariella Careddu