Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Luna Rossa, il battesimo del premier Conte Comincia l'avventura della Ferrari del mare

Fonte: L'Unione Sarda
3 ottobre 2019

Il varo con la bottiglia che Miuccia Prada ha spaccato sullo scafo

Luna Rossa, il battesimo del premier Conte Comincia l'avventura della Ferrari del mare

Io ti battezzo, Luna Rossa . E giù, sulla prua, una bottiglia di spumante rigorosamente made in Italy. Una benedizione di schegge e bollicine ha sancito - ieri quando erano appena passate le 15 - il più classico dei vari, per la barca più futuristica di sempre: il primo AC75 di Luna Rossa Prada Pirelli, il solo team che rappresenterà l'Italia nella prossima Coppa America di vela.
Madrina, come da programma, Miuccia Prada. Moglie del patron Patrizio Bertelli, ne ha visto altre otto, di Lune, sorgere sotto la sua mano, la prima ormai diciannove anni fa. Ma gli occhiali a specchio celano appena l'emozione di questo nuovo battesimo, quello che consegna al mare di Cagliari l'AC75 e suggella così il sogno di esserci di nuovo, nella regata più bella, complessa e avveniristica della storia della vela. Accarezza la superficie levigata dello scafo, la stilista. Rifiuta il microfono, che le porge il marito. Meglio la voce, solo quella, a gridare l'entusiasmo e la forza di una famiglia di quasi cento persone che ieri pomeriggio ha visto compiersi il lavoro di 18 mesi e 78mila ore.
Il premier in barca
Anche il capo del Governo Giuseppe Conte, al termine della visita ufficiale nel capoluogo, ha voluto visitare la base e salire a bordo, accompagnato da Bertelli, dal team director Max Sirena e da Marco Tronchetti Provera, amministratore delegato di Pirelli. Il presidente del Consiglio è stato l'ultimo ospite di una lunga lista, in attesa all'ingresso sin da metà mattina. Blazer blu, guidoni ricamati sul bavero. Ma anche divise del cantiere Persico, dove ha preso forma lo scafo. E una miscellanea di ospiti e colori.
La giornata
Al di là del cancello, il gran giorno è iniziato quando ancora era buio. I membri del team hanno raggiunto la base prima dell'alba. A metà mattina, lo scafo troneggiava già all'esterno dell'hangar dove è stato assemblato nelle ultime settimane. Nulla a che vedere con l'argento abbagliante dei catamarani varati nel 2013, anno dell'ultima partecipazione effettiva in Coppa. Il nuovo AC75 è stato avvolto in una vernice nera opaca, con loghi rossi, foil arms e timone gialli e - piccola curiosità - zanne da piranha impresse sulle appendici.
Il predatore
Quelle zanne ribadiscono che sì, cambia il progetto e si torna al monoscafo, cambia il colore, ma non lo spirito da predatore. Ha linee d'acqua minimali, la nuova Luna Rossa, eppure aggressive. Forme che vogliono fondersi col mare, per raggiungere le velocità estreme snocciolate da Vasco Vascotto a inizio cerimonia: 35 nodi di bolina, anche 50 in poppa. Vogliono, soprattutto, condurre il sogno italiano lungo la Prada Cup, issare al cielo di Auckland il magnifico trofeo esposto ieri a Cagliari. Per poi, infine, stringere tra le mani, per la prima volta, la Brocca d'argento.
Il varo
Sul gran pavese issato in cima ai 27 metri di albero inizia a palpitare il maestrale. Ci metterà una mezz'ora, per prendersi la scena. Fino ad allora, i protagonisti sono solo la barca e le centinaia di sguardi e schermi che accompagnano i piccoli passi sospesi verso l'acqua. Una folla di famiglie e i bambini. Sul trabattello salgono Bertelli, Sirena, Tronchetti Provera, Miuccia Prada e l'arcivescovo di Cagliari, Arrigo Miglio, che associa alla benedizione di rito una preghiera alla Madonna di Bonaria. Dopo, è il momento profano della cerimonia. Il nome a gran voce, la bottiglia infranta di buon auspicio, le sirene delle trombette da stadio. Poi, di nuovo silenzio. Appesa alla gru, la barca viene calata nel mare cagliaritano. Che l'accoglie in un abbraccio materno. Scoppia l'applauso, ora Luna Rossa è sorta per davvero.
Clara Mulas