Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Non è a norma», chiusa casa di riposo

Fonte: L'Unione Sarda
2 settembre 2009

Dopo il rapporto dei carabinieri del Nas il Comune ordina lo sgombero alla “San Giorgio”
Polemico il gestore: «Le domande presentate 6 mesi fa»

Oggi l'Asl e il Comune dovrebbero riesaminare la pratica e le richieste di autorizzazione: la situazione potrebbe risolversi prima dei 15 giorni imposti dal Comune come termine ultimo per lo sgombero.
Non ha i requisiti minimi, strutturali e di organico, richiesti dalla legge per accogliere gli anziani. Per questo, al termine di un'ispezione dei carabinieri del Nas, il Comune ha ordinato la sospensione a tempo indeterminato dell'attività della “Casa San Giorgio”, gestita dall'associazione Annidoro onlus e con sede in un edificio al numero 6 di via San Giorgio, non lontano dall'ospedale San Giovanni di Dio.
I militari hanno inviato una dettagliata informativa al Comune, contestando l'assenza di alcune autorizzazioni indispensabili previste dalla legge, ma anche carenze strutturali del complesso che non avrebbe ancora ottenuto la certificazione di collaudo da parte dei Vigili del Fuoco. Informata dai Nas, ieri mattina la dirigente dell'area dei Servizi al cittadino, Ada Lai, ha ordinato la sospensione a tempo indeterminato dell'attività di accoglienza del centro, dando ai gestori 15 giorni di tempo per trovare una sistemazione adeguata agli anziani ospitati.
OTTIME CONDIZIONI Il giorno dell'ispezione dei carabinieri, gli uomini del capitano Giovanni De Iorgi hanno certificato la presenza di 27 assistiti, molti dei quali non autosufficienti. Nonostante il centro fosse privo di autorizzazione, dunque ufficialmente abusivo, gli ospiti erano tutti in ottime condizioni di salute, ben curati e assistiti dal personale esperto della Annidoro, che gestisce anche altre due case di riposo, a Cagliari e a Gergei.
L'ATTO DIRIGENZIALE Nell'ordinanza del dirigente comunale si leggono i passaggi che hanno portato al pasticcio. Gianluigi Masala, legale rappresentante della onlus, ha presentato in Comune lo scorso 17 febbraio la richiesta per ottenere «l'autorizzazione al funzionamento della struttura socio assistenziale», ma i sopralluoghi effettuati dai funzionari comunali avevano accertato che la casa di riposo «non risulta sinora adeguata agli standard previsti dalla normativa in vigore per una comunità residenziale integrata per anziani non autosufficienti». /Il 1° giugno, poi, il Comune ha sollecitato l'invio dei documenti che mancavano per poter avviare l'iter per le autorizzazioni, ma giovedì scorso i carabinieri del Nas hanno scoperto che “Casa San Giorgio” era già aperta e in funzione, accertando gravi carenze amministrative e strutturali e mandando la segnalazione al sindaco Emilio Floris.
DOMANDA INCOMPLETA «È stata presentata una domanda incompleta - spiega il dirigente Ada Lai - a questo punto il centro risulta privo di autorizzazione. Ora occorre che vengano presentati tutti i documenti richiesti e ripristinata la situazione di legalità, anche in considerazione del fatto che la maggior parte degli ospiti risultano non autosufficienti». Ma la sospensione a tempo indeterminato dell'attività decisa ieri scatterà solo tra due settimane. «Al solo fine di tutelare gli anziani ospiti attualmente - si legge nel documento - si concedono 15 giorni di tempo». I responsabili dell'associazione avranno dunque tempo per presentare i documenti e ottenere le autorizzazioni, oppure trovare una nuova sistemazione per gli anziani.
LA REPLICA Gianluigi Masala cerca di smorzare l'allarme: «È da sei mesi che cerchiamo di metterci in regola, da quattro il Comune avrebbe dovuto rilasciarci l'autorizzazione provvisoria e da due abbiamo richiesto il sopralluogo dell'Asl - racconta - ora ho saputo che domani (oggi ndr. ) le cose potrebbero sbloccarsi, visto che sia l'azienda sanitaria che i servizi sociali hanno preannunciato l'esame della nostra pratica».
FRANCESCO PINNA

02/09/2009