Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

NOMINE. La critica di Savona, la replica il sindaco Ente lirico, polemica sul direttore

Fonte: L'Unione Sarda
30 settembre 2019

NOMINE. La critica di Savona, la replica il sindaco Ente lirico, polemica sul direttore

Rinunciare a Mauro Meli quale direttore artistico del Teatro Lirico significa perdere «un tecnico del settore tra i più preparati a livello internazionale, oltre che un sardo che si è conquistato il ruolo che gli viene riconosciuto presso le istituzioni musicali italiane più importanti, a cominciare dalla Scala di Milano». È quanto dichiarato ieri sera all'Agenzia giornalistica Italia da Paolo Savona, ex ministro all'Economia e attuale presidente della Consob (la Commissione nazionale per le società e la Borsa), il quale ha spiegato di «avere il diritto, come cittadino cagliaritano, a esprimere un mio giudizio severo per il fatto» che l'ex sovrintendente del Lirico di Cagliari (dal 1996 al 2003 e poi ancora nel 2014) «non verrà confermato» nel ruolo ricoperto negli ultimi anni. «Chiedo al ministro Dario Franceschini, come ho già fatto inutilmente con il ministro Alberto Bonisoli, di rimediare a questo grave errore che va commettendo il Comune di Cagliari», la chiusura polemica di Savona.
Dichiarazione alla quale il sindaco Paolo Truzzu ha replicato a stretto giro di posta chiedendo che non si faccia un «processo alle intenzioni». Il primo cittadino, in carica da pochi mesi, lo scorso agosto dopo le dimissioni del sovrintendente Claudio Orazi aveva fatto capire a L'Unione Sarda che il successore non sarebbe stato Meli: «Uno dei motivi per cui ci hanno votato è il desiderio di cambiamento che non significa ritorno al passato». Ma la risposta non riguardava la figura del direttore artistico, e ieri Truzzu ha voluto sottolineare anche che al momento «non c'è alcunché di scritto. Neanche sappiamo chi parteciperà alla manifestazione di interesse» attraverso la quale si cercherà il sostituto di Orazi. In ogni caso, «Meli è decaduto perché quando va via il sovrintendente il direttore artistico segue la stessa strada. Poi il nuovo sovrintendente deciderà cosa fare». Come dire: tutto è ancora possibile. In ogni caso «si rispetti il lavoro del consiglio di indirizzo che deciderà il futuro del Lirico. Si può ragionare su tutto».
An. M.