Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Parcheggio occupato, nessuno interviene»

Fonte: L'Unione Sarda
30 settembre 2019

VIA GIUDICE SALUSIO.

Il Tribunale del malato chiede al condominio il rispetto dei diritti

«Parcheggio occupato, nessuno interviene»

La lunga battaglia di una donna costretta a muoversi sulla carrozzina

«Ne ho bisogno, per me il parcheggio riservato sotto casa è una necessità assoluta». Ottantasette anni, Annita Frongia parla accennando un sorriso, come se volesse scacciare la malinconia, allontanare da sé anche quel pizzico di rabbia per ciò che ritiene un abuso. Lo scippo, appunto, del suo stallo. La sua vita, da anni, è in carrozzina. Ha le gambe bloccate, gli acciacchi dovuti all'età e una malattia («il cancro», racconta rafforzando la voce) che ha preso di petto e sconfitto.
Il desiderio
«No, non è con la mia macchina che vorrei uscire, non l'ho più. Ma se la badante vuole parcheggiare davanti al portone o chi magari viene a prendermi per una passeggiata in città, non può farlo. Il mio stallo l'hanno occupato. Fa male che a farlo siano persone che mi conoscono da sempre». Così, affacciandosi al balcone del salotto di casa, al piano rialzato di una delle palazzine del complesso “I Giardini”, tra il Parco della Musica e via Bacaredda, troppo spesso Annita ha voglia di tornare nella sua poltrona. Battaglia persa, pensa. Per poi ricredersi, sperando che il suo diritto, oggi calpestato, le possa essere prima o poi restituito. «Il Comune - racconta Annita Frongia, in passato funzionaria regionale nell'Ufficio per le relazioni con l'Unione europea - me ne ha concesso uno nella strada vicina, ma dista davvero troppo. Raggiungerlo con la carrozzina, vista anche la condizione del cortile, è per me impossibile. E piuttosto doloroso per le mie condizioni fisiche. Ho bisogno davvero di quello accanto al portone».
L'intervento
A occuparsi del caso è stata anche CittadinanzAttiva della rete Tribunale del malato, inviando al capo condomino una lettera per sollecitare l'assegnazione del parcheggio riservato per uno stato di bisogno e disabilità. Scrive la coordinatrice Elena Mantega: «L'assegnazione di posti auto a favore dei condomini con problemi motori non richiede alcuna delibera assembleare ma rientra pienamente nell'ambito delle competenze dell'amministratore. La signora ci ha peraltro comunicato che il parcheggio a lei riservato viene spesso occupato da altri inquilini che mostrano nessuna attenzione né rispetto di un diritto riconosciuto a persone con rilevanti problemi motori. Per questo chiediamo il suo celere intervento per ristabilire l'uso corretto di uno spazio comune». Era l'11 aprile scorso.
Andrea Piras