Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Arte, cibo, spettacoli, benessere e tanto divertimento: migliaia di visitatori in coda per il Festiv

Fonte: L'Unione Sarda
23 settembre 2019

VIALE DIAZ.

Per la terza e ultima giornata della manifestazione Arte, cibo, spettacoli, benessere e tanto divertimento:
migliaia di visitatori in coda per il Festival d'Oriente

Tre giorni inebrianti di arte, cibo e benessere della tradizione orientali. Migliaia di cagliaritani per tre giorni si sono immersi nella magia della cultura del continente Orientale: dalla Thailandia alla Cina, dal Giappone allo Sri Lanka, dall'India al Tibet, dalla Mongolia al Vietnam, dalla Corea all'Indonesia. Soddisfatti gli organizzatori della manifestazione, un festival da vivere.
Cagliaritani e turisti da venerdì a ieri hanno avuto la possibilità di immergersi nelle tradizioni dei vari paesi e apprezzare le cerimonie e la tradizione d'Oriente. Nell'area dedicata al Giappone è stato possibile ammirare la riproduzione di un villaggio tradizionale, accedere a un giardino zen, visitare le mostre, i bazar, gli stand commerciali, o ancora, prendere parte a vere e proprie cerimonie tradizionali e gustare la gastronomia tipica tra profumati fiori di ciliegio.
Non solo cibo, i visitatori si sono potuti rilassare con i massaggi tradizionali Thailandese, nell'area del Tibet si potrà partecipare alla cerimonia tradizionale della distruzione del Mandala, oppure, nell'area indiana, visitare la ricostruzione di un tempio buddista.
Ampio spazio è stato dedicato a spettacoli di musica e danza con il concerto dei tradizionali “Tamburi da Guerra Giapponesi”, una furia ritmica al ritmo coinvolgente della musica Bollywood, e alle movenze sensuali delle ballerine di danza del ventre e alla coinvolgente musica indiana Bhangra. Di particolare interesse anche la cerimonia di “Vestizione del Kimono”, le suggestive melodie della Mongolia e la spettacolare Danza del Leone acrobatica cinese.
Non poteva mancare una ricca offerta gastronomica. Nei padiglioni della Fiera, sempre stracolmi di visitatori, il debutto in Italia del primo Sushi Village, dove la cucina giapponese non è stata soltanto qualcosa che si mangia, ma anche immagine da ammirare. Poi arti marziali con performance di maestri ed atleti.