Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il piano della Giunta: «Le edicole daranno una mano al turismo»

Fonte: L'Unione Sarda
19 agosto 2019

No, non ruberanno il lavoro alle guide turistiche: «Le edicole sono un ufficio di informazione naturale, si tratta solo di allargare le attività: adeguatamente formati, gli edicolanti possono dare indicazioni e distribuire mappe a chi viene in vacanza nell'Isola», dice l'assessore al Turismo Gianni Chessa . Insomma: non ci sarà nessuna trasformazione radicale, semmai un «ampliamento dell'offerta» studiato per affrontare la crisi: «Se non ci muoviamo ora, tra qualche anno avremo centinaia di disoccupati. Qualcuno ironizza sui social network? Da queste persone vorrei proposte alternative».
L'intenzione della Regione è di presentare un progetto pilota, dedicato ai centri storici delle città e alle località turistiche. Gli aiuti agli edicolanti potrebbero arrivare in due forme: un contributo per chi mette a disposizione i propri spazi per dare informazioni turistiche, oppure un incentivo per le assunzioni di dipendenti dedicati a questa nuova attività. «Si chiamerà edicola-infoturismo, avrà un marchio riconoscibile. E nelle vetrine, per chi li vorrà, ci saranno pannelli interattivi che trasmettono immagini dell'Isola, come già facciamo negli aeroporti e nelle fiere», spiega Chessa. Ci sarà una formazione adeguata. La Regione, attraverso l'Aspal, già finanzia corsi di inglese dedicati agli imprenditori del settore turistico. Ma il lavoro non sarà in concorrenza con altre figure. «Le guide turistiche, che fanno un lavoro diverso, possono stare tranquille. Uno dei miei prossimi impegni per loro è quello di riaprire le iscrizioni nei registri del settore», annuncia l'assessore.
L'idea di affiancare alle edicole un servizio da infopoint turistico non dispiace ai sindaci: spesso gestire un punto d'informazione ha costi elevati e nessun ritorno economico. A Cagliari resistono solo l'Ufficio del turismo ospitato dal Municipio e poco altro. «L'idea di affidare il servizio di infopoint ai privati è corretta», sottolinea il sindaco Paolo Truzzu . Per gli edicolanti «sarebbe una attività in più. Speriamo che abbiano voglia di mettersi in gioco».
Ivan Mameli , primo cittadino di Bari Sardo , parte da una certezza: «Gli uffici turistici non si reggono in piedi da soli. Devono essere accompagnati da altre attività. Nel nostro paese abbiamo tre edicole, due in centro e una al mare: riusciremmo ad avere tre infopoint. È un'ottima iniziativa».
Gianluca Dessì , sindaco di Villasimius , osserva: «Storicamente l'edicola è un punto di informazione, ai turisti viene più semplice rivolgersi qui per chiedere indicazioni». È favorevole al progetto soprattutto chi amministra un Comune in cui il turismo è limitato a poche settimane. Come Berchidda : «Assumere dipendenti per tutto l'anno sarebbe uno spreco di denari pubblici. Credo che la Regione debba stanziare i fondi per dividerli poi in diversi assi, da destinare agli enti locali che vogliono partecipare al bando, oppure ai singoli edicolanti», propone il primo cittadino Andrea Nieddu .
Il sindaco di Arzachena Roberto Ragnedda fa notare due pregi dell'idea: «Per noi gli infopoint hanno un costo, in questa maniera le spese degli enti locali verrebbero ridotte. E poi si rilancerebbe l'informazione che passa dalle edicole: solitamente è la più qualificata». Anche l'amministrazione di Florinas è interessata al progetto: «Sarebbe un ottimo strumento per fare promozione territoriale», osserva il sindaco Enrico Lobino , «ne parleremo nella prossima riunione con l'Unione dei comuni del Coros». Dionigi Deledda (Orgosolo) , propone: «Il progetto è interessante e andrebbe esteso anche ad altre categorie, non solo agli edicolanti».
Michele Ruffi