Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il regno dei cani aggressivi Ancora libero il branco che aveva assalito e ferito un fotografo

Fonte: L'Unione Sarda
12 agosto 2019

GIORGINO. Un fallimento il piano di cattura di Asl, Dog Hotel e Municipale

Il regno dei cani aggressivi Ancora libero il branco che aveva assalito e ferito un fotografo 

Liberi e pericolosi, spesso aggressivi. L'anno scorso i cani di Giorgino hanno ferito un operatore culturale di 41 anni in maniera così grave da rendere necessario il ricovero in ospedale. Era il 29 marzo, all'alba, Matteo Corbatto scattava fotografie in riva al mare. Da allora nulla è cambiato. I randagi sono ancora lì, nel vastissimo territorio alle porte della città, tra il litorale di Giorgino e Santa Gilla, a due passi dal Villaggio pescatori e nelle aree intorno al porto canale.
Il fotografo è rimasto due mesi in carrozzina e altri trenta giorni con le stampelle per le ferite subìte a braccia e gambe. Ha avuto anche la lesione del tendine d'Achille, strappato dai morsi. In quei giorni fu annunciata una poderosa campagna per catturare i cani. Asl, Polizia municipale e gli esperti del canile Dog Hotel convenzionato con il Comune, dopo alcuni giorni di ricerca hanno dovuto desistere. Le gabbie-trappola sono rimaste vuote. Troppo vasto e complesso il territorio, ricchissimo di zone dove nascondersi. Lì il branco si muove con estrema velocità attraversando addirittura a nuoto il porto canale.
La denuncia
«Spero che nessuno debba vivere la mia esperienza. Ho subìto importanti ferite ma sono riuscito a evitare che il più grosso dei cani potesse raggiungere la mia gola. A questo puntava, mentre l'altro animale mi strattonava la caviglia e mi strappava il tendine. La mia preparazione atletica - sono istruttore di taekwondo e capoeira - mi ha salvato la vita», spiega Matteo Corbatto. «Sono cani pericolosi, territoriali. Bisogna stare davvero attenti se si invade il loro territorio. Amo gli animali, il sentimento è rimasto immutato. Non ho cambiato idea nonostante questa terribile vicenda. Ad Alice, la mia bambina di quattro anni, che è stata la mia infermiera dolcissima insieme alla mia compagna, proprio per evitare di scatenare in lei la paura dei cani ho raccontato che il suo papà aveva combattuto contro i mostri».
L'esperto
Roberto Chinarello è il titolare del Dog Hotel. Espertissimo di randagi e sistemi di cattura anche di animali particolarmente pericolosi, avrebbe voluto non interrompere il piano di cattura dei cani di Giorgino. «Si spostano continuamente, hanno numerosissimi nascondigli a disposizione e hanno imparato a muoversi come veri animali selvatici. Sappiamo che qualcuno dà loro da mangiare, ma non per questo sono meno innocui. La loro aggressività cresce magari quando hanno una cucciolata da difendere. L'anno scorso siano anche riusciti a catturare uno dei figli di una delle grosse cagne di Giorgino», racconta.
«Il randagismo - prosegue - non è facile da debellare, purtroppo anche la campagna di adozione che negli anni scorsi aveva dato risultanti soddisfacenti ha subìto una sensibile calo. Da noi, per esempio, l'affidamento dei cani ha avuto una riduzione del trenta, trentacinque per cento».
Impianto comunale
Un dato confermato anche dalla direttrice del canile comunale di via Po, la veterinaria Gianna Coppa. «Le adozioni sono diminuite e sono aumentati gli ingressi delle cucciolate abbandonate. In crescita anche i cani maschi e questo crea problemi di spazio nella nostra struttura».
Andrea Piras