Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'alcol a portata di ragazzini concetto è semplice

Fonte: L'Unione Sarda
8 agosto 2019

IL CASO. Nei locali notturni controlli insufficienti

L'alcol a portata di ragazzini concetto è semplice: sulle piste delle discoteche si arriva già a tredici, quattordici anni. Non a metà sera, alle “organizzazioni” per adolescenti, ma in piena notte, quando le ore si fanno piccole e troppi giovanissimi al libero pascolo affollano i locali più in voga. Per evitare le code si entra con “la prevendita”, i biglietti vengono acquistati giorni prima, dopo il tam tam sui social. Ma è solo il passaggio intermedio per varcare le porte delle discoteche: in realtà i teenagers - e come tali quasi sempre minorenni - preferiscono puntare sulla prenotazione del tavolo, moda degli anni duemiladieci che regala prestigio tra i coetanei, ma soprattutto assicura l'accesso alle bottiglie di superalcolici. Organizzatori e gestori si guardano bene, nonostante i proclami di facciata, dal controllare i documenti dei partecipanti alle serate. Un posto al tavolo - peraltro virtuale: è solo un punto d'appoggio nel privè - costa venti/venticinque euro e porta in dote qualche bottiglia, come vodka, rum, gin, prosecco, spumante. Il resto è un meccanismo automatico: qualche sorso qua e là e le conseguenze scontate. Divertimento prima, malessere poi. Ragazzini che dovrebbero essere nel loro letto e invece si aggirano per strada stravolti. Sempre che non debba intervenire l'ambulanza per evitare il peggio.