CALA FIGHERA. Il Tar sospende l'ordinanza di divieto emessa dal Comune Sì al pergolato e ai bagni, salva la stagione estiva della Paillote

La stagione estiva della Paillote è salva. Il Tar ha sospeso la procedura con cui il Comune a giugno aveva bloccato la realizzazione del pergolato per la ristorazione e quella dei bagni prefabbricati, ordinato la demolizione «delle eventuali opere realizzate» in quanto «inammissibili» e ritenuto che si dovesse intervenire «in via definitiva sul comparto» assieme al proprietario dell'area. Le attività ora potranno andare avanti, poi nell'aprile 2020 si terrà l'udienza di merito.
I giudici, accogliendo il ricorso delle avvocate Matilde Mura e Sara Merella per la società che gestisce il locale di Cala Fighera, hanno fatto una «comparazione» tra il «rilevantissimo danno» che poteva subire l'imprenditore «a stagione estiva avviata» e le «violazioni urbanistiche prospettate» dall'amministrazione cittadina, ritenendo il primo «prevalente» e giudicando «non attuali i profili di pericolosità geomorfologica genericamente» indicati dagli uffici pubblici.
Si parla di opere tirate su ogni anno dopo la comunicazione di avvio delle attività inoltrata ad aprile, strada destinata solo a manufatti amovibili e da smantellare a fine stagione: il Comune nel 2018 ha ritenuto che, utilizzato questo metodo negli ultimi due anni e per 120 giorni consecutivi, non si trattasse più di interventi temporanei. Inoltre si svolgeva una normale ristorazione mentre l'attività doveva essere solo al servizio della spiaggia.
I legali hanno spiegato che quest'anno non c'è pedana in spiaggia e chiunque può andarci sfruttando i servizi della Paillote; chi deve badare alla riqualificazione dell'area è la Regione, che la società ha già sollecitato in passato; nel 2020 scade la concessione.