Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Promesse mancate sul lungomare Cinque anni di annunci per la passeggiata tra il Poetto e via Roma

Fonte: L'Unione Sarda
29 luglio 2019

SANT'ELIA.

Raid vandalici, rifiuti e degrado: quel che resta di un progetto a metà

Promesse mancate sul lungomare Cinque anni di annunci per la passeggiata tra il Poetto e via Roma

C'erano persino le meduse volanti per il taglio del nastro del nuovo lungomare Sant'Elia. Quel giorno sembrava quasi di sentire anche il rullo dei tamburi, che non avrebbero certo stonato con l'inaugurazione in pompa magna di questo angolo di paradiso. Era il 26 ottobre 2014, a distanza di quasi cinque anni le meduse sono scomparse e la passeggiata - che si sarebbe dovuta congiungere con via Roma e il Poetto - si è interrotta. Insieme a gran parte del progetto.
Il degrado
Il panorama magico sul Golfo da una parte, dall'altra degrado e abbandono. A partire dai due caseggiati che avrebbero dovuto ospitare punti ristoro e servizi igienici (gli unici che si incontrano per circa due chilometri): entrambi presi di mira dai vandali sono chiusi a chiave da tempo. «Potrebbe essere un posto meraviglioso, forse il più bello di tutta la città, invece è completamente trascurato», protesta Piero Loddo, che grida all'ennesima incompiuta. «A parole sono bravissimi i politici, dal punto di vista pratico lasciano un po' a desiderare. Parlo anche di piccole cose». Come quell'unico cestino (esclusa l'isola ecologica) presente in tutto il tragitto: è sistemato nel piazzale del Lazzaretto, dove, miracolo della natura, gli spazi verdi sono verdi davvero, e i fiori in piena salute. Superato il porticciolo, con annesso cantiere (fermo), cambia tutto: di due alberi restano solo i monconi, gli altri sono secchi. «Colpa del sale, la mareggiata di Pasquetta è arrivata sino a qui», spiega Maurizio Ancis. «C'è una distesa di alghe, nessuno ha ripulito», dice indicando dieci centimetri di posidonia che si trova davanti dopo la barriera di cemento a ridosso della spiaggia della diga. Qui la passeggiata si interrompe e via Roma è decisamente lontana.
Percorso a ostacoli
Nello sterrato davanti a quel che resta dell'Arena grandi eventi, è impossibile non notare la montagna di rifiuti abbandonati attorno alla fontanella che - a detta dei bene informati - perde da sempre. Ora di grande ci sono solo i crateri che costeggiano il tratto a ridosso del mare (quello rifatto a nuovo). Nel primo pomeriggio è semi-deserto: s'incrociano giusto tre pescatori, due famiglie accovacciate sotto gli ombrelloni e un impavido sessantenne che sfidando il caldo si dà alla corsa. Si aggiungono alla lista un numero imprecisato di lampioni rotti (nel Parco degli Anelli, inaugurato a inizio anno), diverse panchine di cemento divelte (una invade la pista ciclabile) e il sogno del nuovo porticciolo, che per ora ha la forma di un cantiere fantasma. In compenso abbondano erbacce, macerie e lastroni di cemento, intervallati da crateri che rendono il tutto simile a un percorso a ostacoli, con un rischio caduta altissimo. Lo sa bene Maurizio Ancis: «Ci sono finito dentro tre anni fa, ho anche fatto la denuncia», racconta. «Io me la sono cavata con una distorsione, ma qui passano anche tanti bambini. È pericolosissimo».
Riqualificazione a metà
E poi c'è il Porticciolo, di cui si parla da oltre vent'anni. Il progetto, approvato nel luglio scorso dal Consiglio comunale, prevedeva un investimento di sei milioni di euro, 36 posti barca e 45 parcheggi per le auto nella banchina, stima per il completamento dei lavori: dodici mesi. Ma attualmente c'è solo un cantiere, al cui interno non si vede anima viva. È uno degli interventi inseriti nel più ampio piano di valorizzazione del lungomare, dove sarebbero dovute nascere piattaforme galleggianti, piscine di acqua dolce, area pic-nic, spazi sportivi, il ponte sul canale e un'area da destinare al Pump track. La realtà è decisamente diversa.
Sara Marci