COMUNE. Sei consiglieri per la squadra dei Progressisti: Benucci capogruppo
«Saremo uniti per un'opposizione severa e vigile» Controtendenza. Nasce dall'unione di “Campo progressista”, “Donne con Francesca Ghirra-Futuro Comune” e “Siamo Cagliari-Sardegna Comune” il gruppo consiliare Progressisti che nell'Aula di palazzo Bacaredda sarà presieduto da Marco Benucci, il più giovane tra i sei componenti. «Si tratta di una scelta politica e non tecnica - ha chiarito Francesca Ghirra che all'interno del gruppo manterrà una funzione di coordinamento con l'analogo in Consiglio regionale -. Il regolamento favorisce le divisioni visto che con due consiglieri si forma un gruppo, ma noi abbiamo deciso di unirci allo scopo di portare avanti un'opposizione severa e vigile nei confronti dell'amministrazione Truzzu».
I progetti
Obiettivo comune a tutti i consiglieri: «Saremo attenti alla tutela del diritto all'abitare e agli indigenti e al proseguimento di quel che di buono è stato fatto», ha ribadito Anna Puddu. Al suo fianco le neo elette Giulia Andreozzi e Francesca Mulas. Determinato nel voler valorizzare quanto fatto fino al marzo scorso anche Matteo Massa. «Innanzitutto ci accerteremo che la nuova giunta prosegua con il progetto avviato per ridurre il consumo di plastica monouso. Un'iniziativa di cui mi sono occupato personalmente e che dovrebbe influire, per esempio, sugli acquisti fatti dall'amministrazione per i distributori automatici presenti negli uffici pubblici». Alla conferenza stampa di presentazione che si è svolta ieri nella sala Retablo del Comune anche una rappresentanza dei consiglieri regionali Progressisti, tra loro il capogruppo Francesco Agus. In chiusura è stata ancora una volta Francesca Ghirra a indicare le linee che guideranno la loro opposizione in Consiglio. «Ci accerteremo che si vada avanti nell'iter per la candidatura di Cagliari a Città europea della sostenibilità e che vengano portati avanti progetti avviati e in parte già appaltati. Nelle casse comunali c'è un tesoretto di 300 milioni per opere già programmate a cominciare da quelle per le periferie».