Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Discariche abusive ovunque

Fonte: L'Unione Sarda
24 giugno 2019


“Luci e ombre”, dice la frase fatta che si adatta un po' a tutti i discorsi. Non alla raccolta dei rifiuti con il sistema porta a porta, però: perché in certi quartieri - pur con qualche lamentela e qualcosa da registrare - risplende il sole, ma in altri è eclissi totale. La geografia del disastro ha ormai una mappa ben consolidata, costante nel tempo: Sant'Elia continua a essere un'indegna discarica. La parte peggiore della questione è che il quartiere, con il suo essere sempre più una bomba ecologica oltre che uno scenario indegno del millennio in corso, fa spendere un sacco di soldi ai cittadini: primi fra tutti le tante famiglie di Sant'Elia che pagano la Tari e quindi possono fare la raccolta differenziata (perché hanno i mastelli), ma devono vivere in mezzo all'immondezza di chi evade il tributo e getta tutto per strada. Ogni pulizia straordinaria si paga a parte: a spendere sono i residenti di tutta la città, ma la bonifica ha effetti solo per pochi giorni: subito ogni discarica si riforma.
Il caso più grave
Sant'Elia è il problema più urgente, con i suoi cumuli di immondezza in via Schiavazzi, nel parcheggio di palazzo Bodano e un po' in tutto il quartiere nuovo, mentre nel vecchio borgo di rado si trova qualche busta per strada. La situazione è grave non solo a Sant'Elia ma anche a Pirri: nella zona di via del Lentisco e di via Sanna la civiltà è espatriata e difficilmente tornerà: anche qui pesa l'evasione del tributo. Perfino in via Italia, la strada più importante della Municipalità, trovare singole buste di rifiuti gettate per strada non è difficile: a qualsiasi ora di qualunque giorno. Come in altre zone della città, anche i cestini portarifiuti sono rimpinzati di indifferenziata e chi vuole buttare una cartaccia, semplicemente, non può. Situazione oltre i livelli di guardia a San Michele, soprattutto in via Podgora e dintorni, dove ci sono cumuli di rifiuti bruciati. Su quelli col tempo è stato depositato un altro strato di rifiuti “freschi” (si fa per dire), in attesa di un nuovo rogo. Immondezza anche in via Premuda, vicino alla mensa universitaria. A Mulinu Becciu ennesima bonifica sabato mattina, soprattutto nelle vie Tintoretto e Tiepolo.
Il caso del Cep
Restando nelle zone di edilizia popolare, il Cep sembra una bomboniera: rarissime le buste per strada, puliti marciapiedi aiuole. Il quartiere che sorge dietro via Castiglione mostra un senso di appartenenza che in altre zone, invece, manca. Tra queste, le solite aree di discarica a Is Mirrionis, in particolare in via Seruci.
I rioni incoraggianti
Fin qui, le ombre. Malgrado lamentele e richieste di modifiche, splende la luce in molti rioni: San Benedetto, Genneruxi, Monte Urpinu, Bonaria, centro città e altri. Alla Marina c'è qualche cumulo di rifiuto fuori ordinanza, a Castello c'è chi deposita rifiuti a ridosso dei contenitori che i residenti aprono con una tesserina, ma anche qui non è un dramma.
E ora nuova Giunta, nuova corsa per la differenziata: stavolta una soluzione al problema delle discariche si deve trovare e il sindaco Paolo Truzzu comincerà incontrando i responsabili della De Vizia. Nella speranza che il porta a porta 2.0 risolva il problema.
Luigi Almiento