Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tecnologia, al via la rivoluzione del 5G: test in 4 Comuni

Fonte: L'Unione Sarda
24 giugno 2019


Non è semplicemente un'evoluzione del 3G o del 4G. Dicono che sarà il salto decisivo verso un futuro molto prossimo in cui tutto sarà connesso a una velocità inimmaginabile. Il 5G sarà la tecnologia che consentirà alle nostre auto di guidarsi da sole o a un medico di visitare o operare un paziente anche a distanza di migliaia di chilometri. Peccato che secondo i medici dell'Isde il prezzo da pagare sarà l'aumento dei tumori e di una lunga serie di malattie. Infatti i sindaci di Pompu, Noragugume e Segariu, tre dei quattro Comuni sardi nei quali ci sarà la sperimentazione della tecnologia (l'altro è Cagliari) hanno chiesto uno stop all'Agcom «sino a quando non saremo certi che non ci saranno effetti sui cittadini»
L'evoluzione
In principio col telefono si parlava e basta. Poi sono arrivati gli sms e gli mms, la prima navigazione in mobilità, lentissima. La quarta generazione, quella odierna, ha fatto esplodere i social, gli streaming audio e video, le app, l'home banking, con velocità variabili a seconda del numero di persone connesse contemporaneamente
Che cosa si potrà fare
Il 5G (che sta per quinta generazione) supererà tutto questo: promette - a regime - connessioni ad alta velocità (oltre 50 mbps) e ciò significa che scaricheremo un film in tempo reale e lo guarderemo in streaming ad altissima definizione. Inoltre farà dialogare molti oggetti, avrà una bassa latenza così da poter mettere in comunicazione istantaneamente due punti lontani e così potremo “toccare” oggetti distanti, essere operati da un medico lontano. Sarà più semplice prevenire disastri o gestirli quando accadono, ad esempio comandando a distanza mezzi che operano in situazioni di pericolo. Gli insegnanti potranno utilizzare la realtà immersiva per visitare virtualmente, assieme agli studenti, monumenti storici, rivivere battaglie storiche o riascoltare discorsi memorabili. Attraverso il controllo dell'illuminazione si potrà gestire il fabbisogno energetico, si potrà ridurre il traffico aumentando la sicurezza nelle strade. I sistemi di guida autonoma, o semiautonoma delle auto, le porteranno dove c'è meno traffico, eviteranno le strade bloccate per un incidente o interrotte per maltempo.
Esperimenti e opposizioni
La sperimentazione è in atto in sei città italiane tra cui Cagliari. Vodafone si è aggiudicata il bando pubblico per la città di Milano, Fastweb, Tim e Huawei per Bari e Matera, Wind Tre e Open Fiber per di Prato e L'Aquila. I test nelle città delle Penisola riguardano le smart city, la pubblica sicurezza, il monitoraggio ambientale, l'industria 4.0, la sanità 5G, la logistica e il turismo. L'autorizzazione che il ministero dello Sviluppo economico ha concesso a Cagliari, in accordo con la Giunta Pigliaru, riguarda invece una serie di sperimentazioni private. In particolare il progetto del Joint innovation center sviluppato da Regione, CRS4 e Huawei, il cui obiettivo è quello di realizzare «un'infrastruttura sperimentale che possa permettere lo sviluppo di nuove tecnologie per la connettività. Inoltre, si studierà per risolvere le problematiche legate alle smart city e per approfondire lo sviluppo di architetture di Open data e Big data».
Ma l'Agcom ha inserito anche altri 120 Comuni, individuati come luoghi dove eliminare il cosiddetto digital divide , tra quelli che «potranno beneficiare della copertura 5G realizzata da Telecom Italia Mobile, Vodafone e Iliad». Tra questi ci sono Pompu, Noragugume e Segariu i cui sindaci, oltre a dirsi all'oscuro, si oppongono alla sperimentazione.
I tempi
Alcuni operatori hanno già iniziato, ma il 5G è destinato a esplodere entro il 2020 ed i primi smartphone di fascia alta con il modem 5G incluso saranno lanciati entro l'anno dai principali produttori mondiali. (f. ma.)