Rassegna Stampa

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Porti, licenziamenti Cagliari: “Impegno parlamentari sardi”

Fonte: web cagliaripad.it
21 giugno 2019

 


 

Da Ansa News -  20 Giugno 2019


“Assicuro massimo impegno e sostegno mio e del gruppo parlamentare FdI per trovare una soluzione positiva alla vertenza drammatica dei lavoratori del Porto canale in vista dell’Incontro al Mise il 26 giugno”. Lo dichiara il deputato di FdI, Salvatore Deidda, firmatario di un’interpellanza depositata nei giorni scorsi. “Servono risposte rapide e tra queste c’è l’attivazione immediata della Zona Franca con la rimozione degli intoppi burocratici che ad oggi hanno determinato un peso per il nostro scalo – prosegue Deidda – questa volta ci sarà inoltre l’attenzione e il sostegno del neo sindaco di Cagliari Paolo Truzzu e della nuova amministrazione che nei suoi punti programmatici ha sottolineato prioritario rilanciare l’economia del mare con accordi internazionali, per il rilancio dello stesso scalo”.

Sulla vertenza interviene anche la deputata del Pd, Romina Mura: “La conferma del licenziamento dei 210 lavoratori da parte della Cict è un dramma per le famiglie degli stessi oltre che una sconfitta per tutte le forze politiche. Condivido l’idea del tavolo interistituzionale per definire un’agenda delle priorità rispetto alla questione Porto canale. Punto primo, intervenire sull’emergenza – osserva la parlamentare dem – garantire una quotidianità dignitosa ai lavoratori. Le esperienze di Taranto e Gioia Tauro e il Decreto Legge 243 del 2016 in materia di riconversione industriale dei Porti in crisi indicano possibili strade da percorrere. Il Ministro Toninelli ‘copi’ e a riguardo tragga spunto al fine di garantire adeguato supporto al reddito dei lavoratori e delle loro famiglie. Seconda questione, rilanciare le attività a Cagliari unico porto sardo della Rete Transeuropea di Trasporto europeo, la Ten-T. Questo era e rimane punto di partenza importante per ridefinire l’intero sistema della portualità sarda. I parlamentari europei della delegazione Italiana, visto che noi Sardi non abbiamo alcun rappresentante, intervengano per rivedere il sistema dei Corridoi transeuropei affinché la Sardegna abbia maggiori prerogative all’interno degli stessi e funzionalmente con la sua collocazione mediterranea”.