Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il car-sharing raggiunge quota cento

Fonte: L'Unione Sarda
19 giugno 2019


Il servizio di car sharing (auto condivise) raggiunge “quota cento”, ma tutto farà tranne che andare in pensione. Anzi, si prepara a fare gli straordinari con le 82 auto già in circolazione e un'altra ventina in fase di acquisto. Il servizio di Playcar (in concessione dal Comune) si diffonde ancora di più: sia quello con stazioni fisse appena aumentate in diverse zone, che richiedono il prelievo e la restituzione dell'auto nello stesso posteggio riservato, sia quello a flusso libero. Quest'ultimo, più costoso e introdotto l'anno scorso, consente di prelevare un'auto laddove l'ha parcheggiata l'ultimo utilizzatore e di lasciarla dove si desidera. Tanto, chi cerca un mezzo del servizio di car-sharing vede nell'app per telefonini dove sono quelle in postazione fissa (nell'app appaiono di colore arancione e si possono pure prenotare) e quelle a flusso libero (blu).
Le nuove stazioni
Nei giorni scorsi cinque coppie di parcheggi azzurri o bianchi sono diventate esplosioni di colore: verdi con una grande scritta “riservato car sharing”, le piazzole sono spuntate in via Santa Gilla, via Nazario Sauro, nel largo Carlo Felice circa a metà altezza, in piazza del Carmine angolo viale Trieste e in viale Regina Elena. «Stiamo completando il progetto di garantire una stazione di car sharing», spiega Fabio Mereu, fondatore e socio di maggioranza di Playcar, «a massimo quattrocento metri di distanza da qualsiasi punto nel centro cittadino. Se consideriamo che siamo stati i primi in Italia a presentare una domanda di concessione, e i secondi a iniziare l'attività il 22 aprile del 2014 con sole 9 auto, devo dire che abbiamo già percorso molta strada». In tutti i sensi.
Gli utilizzatori
Molti non hanno più un auto di proprietà, altri la usano solo nei weekend, ad altri ancora conviene perché le Playcar sostano gratis nelle strisce blu: ore di parcheggio senza pagare alla fine possono fare la differenza, e la fanno in euro. Si vedono diverse auto a flusso continuo, in sosta la notte nel quartiere di Is Mirrionis, dove vivono numerosi studenti fuori sede. «Il fatturato», spiega Fabio Mereu, «arriva soprattutto sulle auto a stazione fissa, da riportare nelle piazzole in cui sono state ritirate. La filosofia principale del car sharing è prendere l'auto per fare brevi commissioni, ad esempio la spesa, e poi restituirla: è un servizio complementare ai mezzi pubblici». L'investimento è imponente, ma gli incassi superano le spese: ecco il perché di nuovi investimenti.
La software house
E poi, Playcar non affitta soltanto automobili ma anche la propria piattaforma, cioè il software per telefonini. Creato in città, sempre aggiornato, è già utilizzato in diverse città del mondo e adattato alle singole realtà. In ogni nazione si richiedono modifiche che spesso sono poi implementate anche nelle altre, Cagliari compresa. «Vorremo creare un consorzio mondiale: se sei abbonato a un servizio locale, usi il tuo account anche nelle altre città», conclude Mereu. È la mobilità del servizio di mobilità.
Luigi Almiento