Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Una colonna di fumo si alza dalle alghe, rallentamenti sulla 195

Fonte: L'Unione Sarda
12 giugno 2019

GIORGINO. Numerose le segnalazioni dei cittadini per lo strano fenomeno

Una colonna di fumo si alza dalle alghe, rallentamenti sulla 195 Vigili del fuoco e agenti della Municipale in azione ieri, tra le 13 e le 14, per uno strano fenomeno che si è verificato nella spiaggia di Giorgino, nel tratto accanto alla strada statale: un denso fumo si è alzato dal tappeto di alghe, le cosiddette palle marine formate dai filamenti della posidonia oceanica. Ancora da capire le cause: un fenomeno di autocombustione oppure qualcuno ha gettato qualcosa (magari una sigaretta) che lentamente ha dato il via al rogo? Quanto accaduto ieri però non sarebbe una novità: anche lunedì sono arrivate delle segnalazioni per la presenza del fumo proveniente dalla spiaggia di Giorgino, abbinata a un forte e acre odore.
Il pericolo
Le telefonate alla centrale di viale Marconi hanno fatto scattare l'intervento delle squadre sulla statale 195, subito dopo la fine del tratto a quattro corsie. Inizialmente si è ipotizzato ci fosse un incendio di vegetazione e sterpaglie. Ma i vigili del fuoco non hanno trovato nessun rogo o incendio visibile. Il fumo che stava invadendo la strada, rendendo la visibilità precaria, arrivava dalla spiaggia. Sono dovuti intervenire anche gli agenti della Polizia municipale per la gestione della viabilità: in alcuni istanti è stata anche chiusa la corsia più vicina alla spiaggia proprio per consentire ai vigili di lavorare. Non ci sono stati particolari disagi alla circolazione. Gli accertamenti sullo strano fenomeno proseguiranno per capire se si tratti di un fenomeno naturale o, come più probabile, se ci sia la mano dell'uomo dietro quanto accaduto nei giorni scorsi.
Il degrado
Nella spiaggia un tempo amatissima dai cagliaritani, vero punto di riferimento per migliaia di bagnanti che preferivano questo tratto di costa al Poetto, oggi regnano degrado e abbandono. A due passi dall'ex carcere minorile, due imprenditori avevano anche cercato negli anni scorsi di far rinascere la tradizione, realizzando due stabilimenti. Oggi quegli impianti sono stati completamente abbattuti, diventando macerie sulla spiaggia. La sabbia e le palle di mare hanno quasi interamente ricoperto i legni, il metallo e le strutture diroccate. Un pericolo per chi si ritrova a passeggiare da quelle parti e rischia di farsi male con i materiali arrugginiti e i legni.
Il pericolo incendi è dietro l'angolo. È accaduto anche ieri, com'era avvenuto anche nei giorni scorsi. Sotto l'immenso tappeto delle sfere di posidonia, chiamate a Cagliari anche patate di mare, non ci sono soltanto i resti degli stabilimenti, ma Giorgino si è trasformata lentamente in una interminabile discarica a cielo aperto. Non è escluso che siano stati proprio i rifiuti ad andare a fuoco per un processo di autocombustione. Materiali organici abbandonati sul bordo strada, lungo la Sulcitana e in spiaggia, che col gran caldo di questi giorni potrebbero aver preso fuoco bruciando lentamente per poi coinvolgere anche le “alghe”.