Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il mercatino delle polemiche

Fonte: L'Unione Sarda
3 giugno 2019


Nuove grane in arrivo sul fronte rifiuti. Stavolta però al centro della contesa non c'è il porta a porta, bensì la spazzatura abbandonata a quintali su strade e marciapiedi dagli ambulanti del mercatino domenicale di piazzale Trento e dintorni, proprio nei pressi del palazzo della giunta regionale.
Stufi di dover affrontare ogni settimana quella che definiscono «un'impresa titanica», gli operatori ecologici della Cooplat, l'azienda che ha in appalto il servizio di spazzamento, minacciano infatti di incrociare le braccia se il Comune non obbligherà anche i venditori delle bancarelle a fare la raccolta differenziata. Ad annunciarlo senza troppi giri di parole è Sandro Ligia, segretario regionale del sindacato Fiadel a cui è iscritta la maggioranza dei lavoratori della Cooplat.
La denuncia
«Ogni domenica al termine del mercatino rionale di viale Trento, via Simeto e dintorni - scrive Ligia in una lettera di diffida indirizzata al commissario Bruno Carcangiu e, per conoscenza, anche al nuovo prefetto Bruno Corda - si ripete puntuale la stessa scena: montagne di rifiuti abbandonati in mezzo alla strada e sui marciapiedi, dagli scatoloni della merce appena venduta ai vecchi mobili, dalle confezioni di cosmetici alle scatole da scarpe vuote, agli indumenti, ai ferrivecchi». Una situazione di degrado inaccettabile segnalata più volte sia all'azienda che ha in appalto il servizio di spazzamento, che al Comune e al comando della Polizia Municipale, senza che però accadesse nulla. «Gli operatori ecologici della Cooplat - prosegue Ligia - devono affrontare ogni volta quello che loro stessi definiscono “il campo di battaglia lasciato dai venditori”, molti dei quali abusivi» mentre «gli abitanti della zona sono costretti a convivere con le buste che trascinate dal vento finiscono poi nelle vie e abitazioni adiacenti», per non tacere «dello slalom a cui sono costretti gli automobilisti per evitare i cartoni, mobilia e rifiuti vari.
Le richieste
Eppure, fanno notare i sindacalisti, una soluzione ci sarebbe: «Basterebbe modificare il regolamento sui mercatini obbligando gli ambulanti a fare la differenziata, fermo restando che già con la normativa attuale chi abbandona rifiuti in strada è comunque sanzionabile». Per questa ragione Ligia auspica che la questione venga messa «al centro della prossima amministrazione cittadina» e che si arrivi a dettare nuove e stringenti regole, anche perché - fa notare - «per colpa delle ingenti quantità di rifiuti lasciate a terra da chi dovrebbe invece collaborare si sottrae tempo ad altri servizi ai cittadini».
L'ultimatum
Da qui l'appello «a tutte le istituzioni e ai cittadini ad invertire la rotta nella gestione dei rifiuti, perché il costo sociale dell'attuale sistema è insostenibile» ma anche l'ultimatum rivolto al Comune: «Se anche domenica prossima si dovesse presentare lo stesso problema, la Fiadel, dopo aver avuto ampio mandato dai lavoratori rappresentati, si vedrà ad attivare formalmente la procedura di raffreddamento e conciliazione, come previsto dalla legge 146/90 e successive modificazioni e dall'accordo nazionale di settore del 1 marzo 2001, riguardante la modalità dell'esercizio di sciopero per i lavoratori addetti ai servizi di igiene ambientale delle aziende pubbliche e private». Tradotto: i lavoratori resteranno a casa e lasceranno la spazzatura per strada.
Massimo Ledda