Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Discariche abusive, è emergenza Rifiuti buttati a Calamosca, via Serbariu, San Michele e Santa Teres

Fonte: L'Unione Sarda
31 maggio 2019

DEGRADO URBANO.

L'ultima tendenza è trasformare in cassonetti le carcasse d'auto

Discariche abusive, è emergenza Rifiuti buttati a Calamosca, via Serbariu, San Michele e Santa Teresa 

Che siano visibili o nascoste non importa granché. Quello che conta è la loro presenza. Le discariche abusive sono ormai un grave problema per la città. Sorgono velocemente nei rioni popolari e in periferia, ma anche nei quartieri residenziali e nelle zone turistiche. Frutto della maleducazione di chi non si è rassegnato alla raccolta dei rifiuti differenziati porta a porta e contribuisce a devastare in maniera irreversibile il territorio.
Le zone
Se nel centro cittadino, pur con qualche difficoltà iniziale, la situazione pare filare liscia, nei quartieri popolari le discariche continuano a formarsi ripetutamente. Sant'Elia, San Michele, Is Mirrionis e Santa Teresa le aree più interessate dal fenomeno. Tra via del Lentisco e via delle Spighe, nel quartiere di Santa Teresa, l'immondezza arriva ad occupare parte della carreggiata. Ammassati uno sopra l'altro sacchi di spazzatura indifferenziata, elettrodomestici in disuso, residui edili e perfino un divano.
In piazza San Michele diversi sacchetti sono abbandonati sul marciapiede, mentre in via Mandrolisai iniziano ad accatastarsi le prime buste. In via Serbariu, a fianco della scuola materna, barattoli, plastica, mobili e siringhe sono disseminate tra le sterpaglie. Anche alcune zone turistiche non si sottraggono da questo degrado. Sotto uno dei parapetti di viale Buoncammino - dove si può ammirare il panorama della laguna - lo spazio è colmo di bottiglie di vetro e mattoni. Invece a Calamosca vengono abbandonati copertoni e rifiuti tra la macchia mediterranea.
Asse Mediano
Anche sotto i piloni dell'Asse Mediano, lontano da occhi indiscreti, sorgono piccole discariche. Il lancio del sacchetto della spazzatura è quotidiano dietro via Berlino, mentre in via Lubich, a pochi passi dai binari della metropolitana, qualcuno ha abbandonato manufatti in ferro, taniche di carburante e casse di bottiglie di birra, oltre gli immancabili sacchetti. In via dell'Oleandro, nascosti tra le piante, ci sono i resti di una piccola imbarcazione e di uno scooter.
Tendenze
In vetta all'hit parade delle cattive pratiche si piazza un nuovo fenomeno, quello delle carcasse di auto, abbandonate o bruciate, trasformate in novelli cassonetti. Alcuni esempi di questa tendenza in via Monsignor Piovella, in via Cinquini e via Mandrolisai. A Pirri, in via Argiolas, una vecchia Ford Galaxy è riempita fino all'orlo di bustoni del secco e di numerose cassette della frutta.
I confini
Altrettanto grave è la situazione in periferia. Passare in via dell'Agricoltura per credere. Montagne di spazzatura sono presenti ai lati della strada e tra i canneti. Stesso discorso in viale Elmas. Mentre, anche a Barraca manna, qualche maleducato ha approfittato della presenza di alcuni terreni incolti per lasciare un sacchetto ricordo. A Mulinu Becciu, via Guido Cavallo- la strada che costeggia il cimitero- viene utilizzata per scaricare sacchetti dei rifiuti a bordo strada.
Matteo Piano