Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I lavori degli architetti nelle vetrine dei negozi: è la cultura del progetto

Fonte: L'Unione Sarda
27 maggio 2019

L'INIZIATIVA. Passeggiata creativa

I lavori degli architetti nelle vetrine dei negozi: è la cultura del progetto

È stata una lunga passeggiata di creatività quella inventata da trentasei studi sardi in occasione di “Open, architetti palesi”, la manifestazione che sabato dal pomeriggio alla sera inoltrata si è impossessata di via Garibaldi, condividendo gli spazi delle vetrine dei negozi d'abbigliamento, giocattoli, scarpe e borse.
La poltrona di design nera con un poggiapiedi tondo somigliante a un grande pallone di stoffa, la lampada-scultura fatta con un mestolo e un colino rovesciato in acciaio, il plastico del progetto di una piscina oggi in piena attività. E poi tanto ancora. Oggetti e riqualificazioni urbane firmate da singoli professionisti o associati. La pioggia non ha di certo collaborato. «L'hanno invocata gli ingegneri», scherza un gruppo di architetti per rimarcare la storica e forse ormai superata contrapposizione tra i due ordini professionali.
Michele Casciu (Amc Associati) ed Elena Cannas (Artech Studio) condividono gli spazi del negozio specializzato in abiti maschili. In vetrina il plastico del rione di Stampace e le immagini di Marina Piccola. La rinascita dell'area intorno al porticciolo sotto la Sella del Diavolo l'ha firmata proprio Casciu. «Il mio primo, importante lavoro: non ero ancora laureato», ricorda. «Il mio studio - dice Cannas - si sta occupando delle torri costiere del Poetto e del Prezzemolo».
Vola spesso a Londra, Pierluigi Piu, architetto specializzato nel restauro, recupero e riqualificazione di immobili speciali, ma anche di allestimenti museali e interior design. Sono sue le lampade ricavate con il riutilizzo di mestoli, colini, colabrodo e mattarelli in marmo. «Gli oggetti, come gli spazi, comunicano», spiega. Come gli arazzi in pietra con cui l'architetto cagliaritano, riprendendo i motivi decorativi dei tessuti sardi, ha “ricoperto” le pareti del ristorante londinese Olivo.
Sono stati loro, gli architetti, a dialogare col pubblico, con i cagliaritani che sotto la pioggia hanno camminato lungo via Garibaldi. Hanno mostrato le loro opere, le hanno raccontate, descritte. Olindo Merone si occupa di arredo. «Vogliamo promuovere la cultura del progetto», spiega, «avvicinando sempre più l'architetto e il suo modo di operare al cittadino».
A. Pi.