Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cagliari «Perché ho vinto? Sono riuscita a fare squadra»

Fonte: L'Unione Sarda
7 maggio 2019

Francesca Ghirra, assessora all'Urbanistica uscente, è la candidata del centrosinistra a

Cagliari «Perché ho vinto? Sono riuscita a fare squadra»

«Ho vinto le primarie perché la mia era una candidatura plurima, sostenuta da tutti i partiti della coalizione». Francesca Ghirra, candidata sindaca del centrosinistra a Cagliari, ora ci crede davvero. Ha battuto gli avversari in casa e si prepara alla sfida di giugno contro il candidato del centrodestra Paolo Truzzu (FdI). «Credo la gente abbia visto in me una guida affidabile».
Cosa le hanno insegnato le primarie?
«Che facendo squadra si vince».
Cilloccu e Lecis Cocco Ortu non l'hanno fatta?
«Non so, era difficile capire come stavano governando le proprie campagne».
Come sono i rapporti tra voi?
«Ottimi. Abbiamo festeggiato tutti insieme».
Erano auguri sinceri?
«Mi è sembrato di sì».
Potrebbero avere un posto nella sua squadra?
«Credo di sì, ma sono ragionamenti che dovremo fare con la coalizione».
Ha avuto il sostegno della maggior parte degli amministratori uscenti. Perché?
«Mi hanno vista come garante della prosecuzione di un percorso avviato insieme».
Chi confermerebbe in giunta?
«Zedda ha costruito una squadra forte, credo che le riconferme o le novità saranno determinate dal risultato elettorale».
Molti del Pd hanno votato lei. Se lo aspettava?
«Sì».
Cilloccu aveva detto di avere il sostegno dei dem più autorevoli.
«Il Pd è un partito composito e articolato».
Chi mancava domenica allo spoglio in via Emilia?
«Mi pare nessuno: chi doveva esserci c'era».
Domenica ha avuto 2.800 voti. Per vincere a giugno ne serviranno almeno 40.000.
«Dovremo valorizzare ogni partito e ogni lista».
Le è dispiaciuto che Zedda non l'abbia sostenuta pubblicamente prima del voto?
«Ha fatto bene a mantenersi garante delle primarie come altre figure politiche di rilievo».
Il risultato è stato un bene o un male per la coalizione?
«Credo non lasci margini a frizioni. Ripeto: a spoglio finito il clima era molto bello».
Nessuno col mal di pancia?
«Spero di no».
Ha detto di voler allargare la coalizione. A chi?
«A una parte della squadra del 2011, ad alcuni della maggioranza uscente e alle civiche che si stanno costituendo del mondo democratico e progressista».
I tre punti chiave del programma?
«Riqualificazione urbana, inclusione sociale e valorizzazione di Cagliari città d'acqua».
Da cosa inizia la campagna elettorale?
«Dalla definizione di programma e liste».
Nelle periferie servirà un impegno maggiore?
«Si, non bisogna trascurare nessun quartiere e nessuna persona».
Il porta a porta è stato un flop?
«Non parlerei di flop, quando entrerà a regime con i dovuti correttivi la città ne avrà un grande vantaggio».
Non ha paura che la penalizzi alle elezioni?
«Credo che quanto fatto non possa essere giudicato solo in base a un nuovo servizio non ancora strutturato a pieno».
Il centrodestra ha più liste di voi?
«Generalmente sì, spero riusciremo a comporre un numero di liste che porti a un buon risultato».
Qualche possibilità di vincere al primo turno?
«Sarebbe molto bello».
Teme più Paolo Truzzu o l'astensionismo?
«Di solito alle Comunali c'è una buona partecipazione».
Dopo l'Alter Nos donna sarà l'anno della sindaca?
«Speriamo di sì».
Mariella Careddu