Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Punto a vincere, ma l'importante è rimanere uniti»

Fonte: L'Unione Sarda
2 maggio 2019

Francesca Ghirra sfida Marzia Cilloccu e Matteo Lecis Cocco Ortu alle primarie per le Comunali

«Punto a vincere, ma l'importante è rimanere uniti»

«Saranno gli elettori delle primarie a scegliere il candidato migliore. L'importante è che restiamo uniti». Francesca Ghirra confida nel lavoro fatto finora per spuntarla sugli altri aspiranti sindaci del centrosinistra, ma non perde mai di vista l'obiettivo finale. «La vera partita sarà quella di giugno».
Perché dovrebbero votare per lei?
«Perché il mio progetto politico punta ad aggregare e lavorare in continuità valorizzando le cose buone fatte finora e immaginando nuove prospettive di sviluppo per Cagliari».
Cosa ha che gli altri non hanno?
«Penso di avere una buona esperienza politica. Ho fatto la consigliera di circoscrizione nel 2006 a Sant'Avendrace, ho partecipato attivamente alle primarie del 2011, ho fatto la consigliera e la presidente della commissione Cultura. Nel 2016 c'è stata una crescita con il ruolo in giunta. Penso che tutto questo abbia completato la mia formazione».
Un aggettivo per i suoi avversari.
«Marzia Cilloccu è solare. Matteo un sognatore».
Se non fosse lei, chi vorrebbe come vincitore?
«Per me l'obiettivo è vincere il 16 giugno. Abbiamo tutti competenze e grande passione per la città».
Pronta a perdere?
«L'importante è che la coalizione resti unita».
Se perdesse, sosterrà il vincitore?
«Ci mancherebbe altro».
A questo punto è lei la candidata di Campo progressista?
«Sono anche la candidata di Campo progressista, ma ci sono movimenti come Centro democratico, Possibile, altri soggetti politici e parte della società civile oltre al mondo dell'associazionismo».
Dicono che vi manchi la leadership di Zedda.
«Penso che Massimo sia senz'altro un fuoriclasse, ma ognuno declina a suo modo il metodo di governo, l'importante è riuscire a costruire una buona squadra».
Nessuno ha avuto il consenso della coalizione. Perché?
«Perché nel centrosinistra il metodo è quello delle primarie e credo sia una scelta che consente agli elettori di individuare la persona più adatta».
Sono stati commessi errori?
«Io non parlerei di errori, ci sono stati dei ragionamenti che hanno portato a costruire questo percorso».
Quale partito le ha chiesto di candidarsi?
«È stata una candidatura che deriva da una proposta plurale».
Ci sono dieci liste che la sostengono. Ce ne saranno altre?
«Spero di sì, l'obiettivo è quello di rafforzare e ampliare la coalizione. Ci sono alcuni soggetti che stanno valutando di correre con noi alle Amministrative».
Dicono che Massimo Zedda sosterrà lei.
«Penso che Zedda sosterrà il progetto per far crescere Cagliari».
Il suo?
«Quello che riterrà migliore».
Il Pd ha lasciato libertà di voto. Le conviene?
«Il Pd è un partito composito la cui partecipazione alle primarie è fondamentale, i militanti decideranno come muoversi».
Nessuno ha avuto il tempo di partecipare alle primarie a parte voi.
«Penso che ci sia stato tutto il tempo di fare ragionamenti, se ci fossero state altre persone intenzionate a candidarsi sarebbero emerse».
Il centrodestra ha già scelto. Sono più uniti?
«Non mi pare, hanno difficoltà anche a comporre la giunta regionale».
Romina Mura ha fatto un appello all'unità. È d'accordo?
«Assolutamente sì, le primarie devono essere un'occasione per unire».
Poniamo che domenica vinca lei, batterà Truzzu?
«Penso proprio di sì».
Mariella Careddu